venerdì 10 dicembre 2021  17:39 

“Pesaro? Vicino a Tavullia”. Siamo stati sfortunati ai rigori, “ma abbiamo ancora possibilità di andare ai Mondiali di calcio”. Mai arrendersi “sperare sempre”. Sono tre “perle” regalate da mamma Rossi, Roberto Mancini e Gianmarco Tamberi, alla platea della Giornata delle Marche presso il Lanciano Forum di Castelraimondo (MC). Hanno ricevuto dai presidenti del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e della Regione Francesco Acquaroli i tre premi previsti dalla manifestazione. Il commissario tecnico della Nazionale il “Picchio d’Oro”, il campione olimpico Tokyo 2020 di salto in alto Tamberi il “Premio del presidente della Regione”,

il pluricampione di motociclismo Valentino Rossi il “Premio speciale” alla carriera, ritirato da mamma Stefania Palma. Valentino ha inviato un video messaggio di riconoscimento dichiarandosi “onorato di ricevere questo premio alla carriera dalla Regione Marche”. La signora Stefania si è mostrata “felice di diventare nonna, perché le amiche avevano già le nipotine e io no”. Parlando della carriera di Valentino ha detto che “non pensavo di viverla all’insegna di tanti successi. È stato un periodo lunghissimo dove comunque Valentino si è sempre impegnato e ha sempre lavorato con costanza e passione. Ha portato visibilità a Tavullia, prima paese sconosciuto e oggi di grande visibilità anche per altri centri maggiori”. Alla domanda se avesse, come mamma, mai detto a Valentino: “Vai piano”, ha risposto: “No. Ho sempre avuto tantissima fiducia e quella è la chiave importante per un genitore, anche se quello di Valentino è uno sportivo impegnativo. Abbiamo sempre frequentato la moto e Valentino ci ha sempre seguito bravo bravo, birichino birichino ma è sempre stato con noi”.

Per Roberto Mancini il Picchio d’Oro “è un grande onore che mi conferisce la mia regione che ho lasciato tanti anni fa, quando ero giovanissimo, ma con la quale ho sempre avuto un grande legame”. La qualificazione ai Mondiali è ancora possibile e la fama non ha cambiato la vita normale del Ct, contrariamente a tanti altri personaggi di successo: “I marchigiani sono fatti così”, la sua risposta a precisa domanda.

Accolto da un “grazie di aver fatto un salto a Castelraimondo”, Gianmarco Tamberi ha parlato degli ultimi cinque anni vissuti dopo l’incidente sulla pedana di Montecarlo e del trionfo alle Olimpiadi di Tokyo: “Sono stati anni molto difficili, dopo l’infortunio terribile del 2016 ho avuto tanta paura di non poter tornare a una vita sportiva normale, ma alla fine, da buon marchigiano, c’ho creduto fino in fondo ed è successo una cosa che mi sembra quasi un miracolo. Ancora faccio fatica a realizzarla”. Alla domanda se avrebbe condiviso la medaglia d’oro con un altro atleta ha risposto: “Probabilmente no, con Mutaz Essa Barshim siamo amici da tanto tempo. Entrambi abbiamo passato questo brutto infortunio, entrambi abbiamo sognato quel momento. Ci siamo trovati l’uno di fronte all’altro. Ci siamo guardati negli occhi e, da buoni amici, abbiamo detto perché dobbiamo far uscire uno dei due da questa pedana piangendo, quando possiamo uscire entrambi con lacrime di gioia”.

Molte persone terremotate stanno ancora vivendo nella sofferenza e nell’angoscia per il proprio futuro. Tamberi si è rivolto a loro spronandole ad avere “speranza piuttosto che arrendersi. Continuate a sognare, come me, anche se rimaniamo soli. È bello avere speranza piuttosto che arrendersi. Spero che vi arrivi nel cuore questo messaggio”.

Presenti anche le Sottosegretarie di Stato, Valentina Vezzali e Rossella Accoto.