mercoledì 4 agosto 2021  17:58 
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Nell'ambito di una convenzione di ricerca stipulata fra il Servizio Protezione Civile - Centro Funzionale Multirischi ed il CNR IRBIM (Sede di Ancona), alla fine del mese di maggio è stato realizzato, a bordo della nave da ricerca Tecnopesca II di CNR IRBIM, un sopralluogo congiunto alla stazione di Meteomarina, situata in mare a circa 200 metri dalla foce del fiume Potenza. L’intervento aveva l’obiettivo di recuperare la funzionalità della stazione, danneggiata da alcune mareggiate.

Con un primo intervento, realizzato in collaborazione fra i due Enti, sono state recuperate le vecchie strumentazioni meteorologiche nonché i datalogger necessari alla raccolta, memorizzazione ed invio dei dati misurati.

Contestualmente il CNR IRBIM ha messo a disposizione una centralina di rilevamento di parametri meteo, installata al posto della precedente strumentazione.

Con un secondo intervento, reso possibile grazie al Gruppo Comunale di Protezione Civile di Porto Recanati che ha messo a disposizione il proprio gommone, si è quindi proceduto alla sostituzione della batteria di alimentazione in modo da rendere possibile la trasmissione dei dati rilevati, che sono liberamente consultabili anche dai cittadini in una pagina web dedicata:

https://gr.irbim.cnr.it/grafana/d/v53BttRnz/porto-recanati-fiume-potenza-meda?orgId=1

 

La collaborazione tra proseguirà con il completo ripristino delle funzionalità della stazione, anche per quanto riguarda il rilevamento dei parametri marini quali temperatura ed intensità delle correnti, misure importanti anche per il monitoraggio dello stato di salute delle coste della Regione Marche. 

Sandroni: ”L’intervento di ripristino della stazione Meteomarina è un esempio concreto di come una collaborazione scientifica tra due enti possa dare valore aggiunto sia alla comunità scientifica che al sistema di protezione civile, che ora hanno a disposizione un nuovo sito osservativo di parametri meteo-marini in una posizione particolarmente strategica. Ciò permetterà una miglior valutazione del rischio mareggiate, oltre che al monitoraggio dei parametri marini e del trasporto solido alla foce del Potenza. L’importanza di questo intervento di recupero, sta anche nel fatto che la realizzazione e la manutenzione di siti osservativi in mare è molto onerosa a causa dell’ambiente ostile e ciò spiega il basso numero di siti osservati presenti rispetto a quelli terrestri. Da questo punto di vista la collaborazione e la sinergia fra enti è ancor più strategica nell'ottica dell'ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse”.

Luna: “Questa importante collaborazione tra CNR IRBIM e Servizio Protezione Civile della Regione Marche testimonia l’importanza di costruire sinergie tra Enti ed Istituzioni scientifiche del territorio, sinergie che devono diventare sempre più frequenti e consolidate. La rete di siti osservativi marini, strumenti in grado di misurare e di “sentire” il mare in tempo reale, dovrà acquisire maggiore importanza nella nostra Regione, come strumento utile a rafforzare il sistema di protezione civile, e permettere una migliore gestione integrata della fascia costiera e di problematiche quali l’erosione costiera e la previsione dei rischi da eventi estremi. Oltre che, più in generale, per produrre nuove conoscenze sui processi meteo-marini costieri, alla luce del crescente impatto dell’uomo; conoscenze da valorizzare a supporto di settori trainanti per la nostra Regione quali il turismo costiero e la balneazione, ed anche per sviluppare necessarie strategie di conservazione dell’ecosistema marino.

 

Fonte

Dott Francesco Iocca, Dott. Marco Lazzeri, Geom. Graziano Candelaresi Servizio Protezione Civile- Centro Funzionale Multirischi

Dott. Pierluigi Penna, Sig. Fabrizio Moro, Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine (CNR IRBIM) Ancona