venerdì 12 febbraio 2021  11:07 

 

Il 10 febbraio il Parlamento europeo ha votato per confermare l’accordo politico raggiunto nel dicembre 2020 rispetto al regolamento Dispositivo europeo per la ripresa e la resilienza (RRF) per mettere a disposizione degli Stati membri 672,5 miliardi di euro in prestiti e sovvenzioni per sostenere le riforme e gli investimenti

 

Il Dispositivo europeo per la ripresa e la resilienza è lo strumento chiave di NextGenerationEU e l’entrata in vigore del Dispositivo europeo è prevista intorno alla seconda metà di febbraio. Ciascuno Stato membro potrà quindi presentare ufficialmente il piano nazionale per la ripresa e la resilienza, il quale sarà valutato della Commissione e adottato dal Consiglio. 

La Commissione è già impegnata in un intenso dialogo con tutti gli Stati membri sulla preparazione di questi piani. Il prefinanziamento del 13% dell'importo totale assegnato agli Stati membri sarà reso disponibile una volta approvati i piani di ripresa e di resilienza, per garantire che i finanziamenti del RRF arrivino dove sono necessari il più rapidamente possibile.

 

Struttura e obiettivi del dispositivo per la ripresa e la resilienza

Il dispositivo è articolato in sei pilastri:

- transizione verde;

- trasformazione digitale;

- coesione economica, produttività e competitività;

- coesione sociale e territoriale;

- salute, resilienza economica, sociale e istituzionale;

- politiche per la prossima generazione.

 

Il dispositivo aiuterà l'UE a raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 e la instraderà verso la transizione digitale, creando nel contempo occupazione e stimolando la crescita. Almeno il 37 % della spesa per gli investimenti e le riforme prevista in ciascun piano nazionale per la ripresa e la resilienza dovrebbe essere destinato al conseguimento degli obiettivi climatici. Almeno il 20 % della spesa per gli investimenti e le riforme prevista in ciascun piano nazionale dovrebbe essere destinato alla transizione digitale.

Il dispositivo aiuterà inoltre gli Stati membri a far fronte con efficacia alle sfide individuate nelle raccomandazioni specifiche per paese formulate nel contesto del semestre europeo di coordinamento delle politiche economiche e sociali.

 

Prossime tappe
 

Il Consiglio deve ora approvare formalmente l'accordo raggiunto, prima che i presidenti del Consiglio ECOFIN e del Parlamento europeo possano firmarlo. Il regolamento sarà poi pubblicato nella Gazzetta ufficiale, consentendone l'entrata in vigore il giorno successivo alla pubblicazione. La Commissione si aspetta che tutti i passi formali necessari siano conclusi in tempo per l'entrata in vigore dell'RRF nella seconda metà di febbraio.
 

 

Informazioni: https://ec.europa.eu/italy