giovedì 12 novembre 2020  08:00 

 

La Commissione europea ha recentemente presentato la strategia UE per ridurre le emissioni di metano, il secondo più importante agente dei cambiamenti climatici dopo il biossido di carbonio nonché potente inquinante atmosferico locale che può causare gravi problemi di salute.

Nel quadro del Green Deal europeo rientra quindi la lotta contro le emissioni di metano, essenziale per conseguire gli obiettivi climatici per il 2030, la neutralità climatica entro il 2050 e per contribuire all'ambizione della Commissione di azzerare l'inquinamento.

 

La strategia, disponibile sul sito web della Commissione Europeaprevede misure per ridurre le emissioni di metano in Europa ed a livello internazionale; contiene sia interventi legislativi sia di indirizzo nei settori dell'energiadell'agricoltura e dei rifiuti, che rappresentano circa il 95% delle emissioni totali di metano.

 

Una delle priorità della strategia è il miglioramento della misurazione e della comunicazione delle emissioni di metano, rafforzando le norme in materia di misurazione, verifica e comunicazione e sostenendo inoltre la creazione di un osservatorio internazionale delle emissioni di metano in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente, la Coalizione per il clima e l'aria pulita e l'Agenzia internazionale per l'energia.

 

Per ridurre le emissioni di metano nel settore dell'energia, la strategia propone l'obbligo di migliorare il rilevamento e di provvedere alla riparazione delle perdite nelle infrastrutture gas, assieme a possibili leggi per vietare le pratiche di routine di combustione in torcia e di rilascio in atmosfera. Verranno poi prese in considerazione misure e incentivi dedicati all’importazione di energia nell’UE.

 

L’opportunità di riduzione delle emissioni prodotte da agricoltura sarà promossa con il sostegno della politica agricola comune. L'accento sarà posto sulla condivisione delle migliori tecnologie innovative di riduzione del metano come la variazione delle diete animali e la gestione della riproduzione. I rifiuti umani e agricoli organici non riciclabili potranno essere usati per produrre biogas, biomateriali e prodotti biochimici, in modo da generare flussi di reddito supplementari nelle zone rurali ed evitare nel contempo le emissioni di metano. La raccolta di questi rifiuti sarà pertanto ulteriormente incentivata.

 

Nel settore dei rifiuti la Commissione valuterà l'opportunità di ulteriori azioni per migliorare la gestione dei gas di discarica, sfruttandone il potenziale di consumo energetico riducendo nel contempo le emissioni, e riesaminerà la legislazione pertinente sulle discariche nel 2024. Ridurre al minimo lo smaltimento dei rifiuti biodegradabili nelle discariche è fondamentale per evitare la formazione di metano. 

 

 

Fonte: Commissione Europea