mercoledì 10 dicembre 2025  16:58 

I dati del Programma Nazionale Esiti (PNE) relativi al 2024 confermano un netto miglioramento della qualità delle cure nei presidi INRCA delle Marche, un trend positivo già evidente dal 2023 grazie a interventi organizzativi mirati e percorsi clinici più strutturati.

“L’INRCA è un punto di riferimento nazionale per la cura e l’assistenza delle persone anziane – ha detto il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -. In un periodo storico in cui la longevità cresce, garantire un’assistenza sanitaria di qualità, specializzata e attenta ai bisogni delle persone anziane è una priorità. Grazie a professionisti esperti, percorsi clinici dedicati e un approccio umano alle cure, l’INRCA assicura dignità e rappresenta una vera eccellenza. I risultati raggiunti dimostrano quanto sia fondamentale investire in questa direzione, per offrire il maggiore sostegno possibile ai pazienti e alle loro famiglie”.

“Questi dati confermano che l’INRCA è un presidio di eccellenza - commenta l’assessore alla Sanità, Paolo Calcinaro -. Voglio quindi ringraziare tutti i professionisti medici e sanitari che ogni giorno operano nelle strutture, con impegno e dedizione. Insieme alla dottoressa Maria Capalbo, direttore generale, stiamo lavorando per far sì che l’INRCA possa crescere, ampliando i servizi offerti e le strutture stesse, attraverso progettualità future che avranno un forte impatto sul nostro territorio. La ringrazio per l’entusiasmo e la capacità di visione che sta mettendo in campo”.

Al presidio di Ancona, ad esempio, la mortalità a 30 giorni per scompenso cardiaco si attesta al 6,9% (media nazionale al 9,4%), mentre per l’infarto miocardico acuto scende al 2,3%, valori ben al di sotto della media nazionale (6,8%). Anche per l’ictus ischemico la mortalità è inferiore alla media nazionale, con il 5,9% dei pazienti deceduti entro 30 giorni. Miglioramenti significativi si registrano nella gestione delle riacutizzazioni di BPCO, dove la mortalità scende al 3,2% (media nazionale 9,2%), e nell’area nefrologica, grazie all’introduzione della telemedicina e della tele-dialisi, che permettono un monitoraggio costante dei pazienti e interventi più tempestivi, portando la mortalità a 30 giorni al 2%, molto sotto la media nazionale del 7,3%.

Anche il presidio di Osimo mostra dati molto positivi: la mortalità a 30 giorni per riacutizzazioni di BPCO si riduce all’1,2%, tra i valori più bassi d’Italia (media nazionale 9,1%), mentre nell’area chirurgica oltre il 92% dei pazienti sottoposti a colecistectomia laparoscopica viene dimesso entro tre giorni dall’intervento, un risultato superiore alla media nazionale.

I risultati del PNE confermano un percorso di miglioramento costante e la capacità dell’INRCA di coniugare competenza clinica, innovazione e attenzione alla fragilità degli anziani, rafforzando il ruolo dell’istituto come presidio di eccellenza nazionale nella cura della popolazione over 65.