giovedì 24 luglio 2025  17:05 

Promuovere progetti concreti per aumentare la biodiversità nei boschi: è questo l’obiettivo del protocollo firmato da Regione Marche, Unione Montana Potenza Esino Musone e Snam Rete Gas, approvato dalla Giunta regionale.

Il protocollo si fonda sul principio che i boschi non sono solo paesaggio, ma infrastrutture naturali fondamentali per la qualità dell’ambiente e il contrasto al cambiamento climatico.

Il progetto pilota prenderà il via sul Monte San Vicino, in una faggeta di circa 40 ettari, parte della Rete Natura 2000 e della Riserva Naturale Regionale Monte San Vicino e Canfaito. L’obiettivo è migliorare la biodiversità vegetale e faunistica, l’ecosistema dal punto di vista ecologico, e verificare i crediti di sostenibilità, cioè i benefici concreti generati da interventi specifici.

“Con questo progetto facciamo qualcosa di molto concreto: ci prendiamo cura dei nostri boschi in modo attivo e intelligente – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Stefano Aguzzi –. La biodiversità non è una parola vuota: significa più vita nei nostri ecosistemi, più resistenza ai cambiamenti climatici, più valore per il territorio. Grazie alla collaborazione con SNAM e con l’Unione Montana, trasformiamo un’area forestale poco diversificata in un laboratorio a cielo aperto per la sostenibilità. E lo facciamo con metodo scientifico, misurando i risultati e capendo quanta CO₂ viene assorbita e quanta biodiversità viene recuperata. È un investimento sul futuro delle Marche, fatto insieme e con responsabilità”.

Questa iniziativa si inserisce nel percorso già avviato dalla Regione con il progetto europeo LIFE CO2RK, che valorizza le faggete come magazzini naturali di carbonio e sperimenta un modello di gestione forestale sostenibile capace di generare crediti di sostenibilità. La Regione, con il supporto scientifico dell’Università Politecnica delle Marche, curerà la verifica degli effetti ambientali degli interventi.

Il sito prescelto – la faggeta di Monte San Vicino – è il luogo ideale: si tratta di un bosco a faggio di circa 80 anni, caratterizzato da bassa diversità, quindi adatto a interventi per aumentarne la biodiversità. La gestione tecnica sarà curata dall’Unione Montana, responsabile del territorio ed Ente gestore di Rete Natura 2000.

Snam Rete Gas promuove e finanzia l’iniziativa nelle regioni interessate da rifacimenti o potenziamenti di gasdotti, nell’ambito del proprio Transition Plan e del programma internazionale Science Based Targets Network, che guida le imprese nella tutela della natura attraverso progetti coerenti con gli obiettivi globali per la biodiversità.

L’accordo ha durata iniziale di 36 mesi, prorogabile, e prevede un monitoraggio trimestrale congiunto. L’avvio delle attività è previsto entro dicembre 2025.