Anac e cantiere digitale: la Regione Marche si conferma modello virtuoso di trasparenza e legalità
lunedì 16 giugno 2025 19:24
Fare come le Marche, modello virtuoso per le altre amministrazioni contro la corruzione. E’ questa l’esortazione arrivata questo pomeriggio dal convegno 'Il cantiere digitale: un cantiere intelligente' all'Università di Macerata che ha visto la partecipazione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione. Quella di oggi è stata la seconda edizione del “Cantiere Digitale”, un’ occasione per illustrare i risultati e quindi la validità del Protocollo d’intesa per la lotta alla corruzione tra il Ministero dell’Interno, ANAC e Regione Marche siglato il 6 aprile 2023 presso la sede della giunta regionale delle Marche. Si tratta del primo protocollo regionale in Italia a qualificare in modo così strutturato l’intesa tra istituzioni centrali e territoriali.
Erano presenti, tra gli altri, Francesco Acquaroli presidente della Regione Marche, Emanuele Prisco, Sottosegretario di Stato per l’Interno; Lucia Albano Sottosegretario Economia e Finanze. Guido Castelli, Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016; Fabrizio Cuneo, Comandante Interregionale dell'Italia Centro Settentrionale della Guardia di Finanza e la Consigliera Anac Consuelo Del Balzo, l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli. In collegamento da remoto il Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone e il presidente ANAC Giuseppe Busia.
“Nel 2023 – ha evidenziato il ministro Calderone -, da Ancona, è partito un modello che oggi rappresenta una buona pratica nazionale: il cantiere digitale. Le Marche stanno dimostrando come si possano coniugare innovazione tecnologica, legalità e qualità del lavoro, a partire dalla gestione nel Centro Italia del più grande cantiere di ricostruzione d’Europa. In questo contesto nasce il “badge di cantiere”, uno strumento semplice ma efficace che tutela i lavoratori, garantisce trasparenza e può essere esportato anche in altre grandi opere, come il cantiere delle Olimpiadi Milano-Cortina. Investire in sicurezza, legalità e competenze significa anche prendersi cura dei nostri borghi e dei territori interni, contrastare lo spopolamento e restituire dignità e opportunità alle comunità. Il cantiere digitale non è solo tecnologia, ma una nuova visione che unisce innovazione e diritti, mettendo le persone al centro della ricostruzione e dello sviluppo"
«Fa piacere che la nostra regione e le imprese siano considerate un modello di trasparenza e legalità – ha detto il presidente Acquaroli –. Stiamo affrontando la grande sfida della ricostruzione post sisma, che deve diventare un'opportunità di crescita insieme agli interventi post alluvione, agli interventi infrastrutturali e ai nuovi ospedali che stiamo realizzando. Le istituzioni devono farsi trovare pronte, attivando tutte le sinergie per impedire l’ingresso della criminalità. Vogliamo garantire l’efficienza della macchina amministrativa e usare bene le risorse, miliardi di euro ogni anno. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Il costo della criminalità sarebbe altissimo, toglierebbe competitività e speranza, e va combattuto anche sul piano culturale. La nostra missione è ridare una casa e un’opportunità a chi l’ha persa nel 2016, ridare sicurezza ai territori colpiti dall’alluvione e rilanciare le Marche attraverso grandi opere come mai prima d’ora. Serve un sistema moderno, sicuro, capace di espellere le anomalie. Continueremo a lavorare con Ministero dell’Interno e Anac come per gli ospedali di Macerata e Pesaro, per garantire procedure inattaccabili».
“Quello delle Marche - ha sottolineato il sottosegretario Prisco - è un modello di trasparenza e legalità negli appalti, frutto di un’intuizione del presidente Acquaroli, oggi esteso anche al cratere sismico. Un approccio che permette di realizzare rapidamente le opere previste, tenendo lontana la criminalità organizzata e tutelando il sistema produttivo locale. Questo metodo rappresenta una concreta opportunità di crescita per il territorio, riconosciuta anche dall’agenzia internazionale Fitch. Un modello virtuoso, nato qui, che può e deve essere replicato in tutta Italia”.
“Le Marche - ha aggiunto il sottosegretario Albano - rappresentano un modello da seguire per lo sviluppo del cantiere digitale a livello nazionale. È un'esperienza significativa che, come Ministero dell'Economia e delle Finanze, stiamo monitorando con grande attenzione, affinché possa diventare un riferimento per tutto il Paese”.
L’accordo siglato due anni fa sancisce una collaborazione reciproca volta a rendere più efficace ed efficiente il mercato pubblico, prevenendo la corruzione nella Pubblica Amministrazione e sperimentando processi virtuosi in particolare modo del settore della ricostruzione post sisma che conta al momento oltre 9mila cantieri. Oggi in occasione del convegno tutti gli intervenuti hanno ribadito la volontà condivisa di aumentare l’efficienza delle misure anticorruzione, rafforzare la vigilanza sull’affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici e definire best practices capaci di diffondersi anche oltre i confini regionali.
Nei due anni di attuazione del Protocollo la Regione ha raggiunto importanti risultati:
• incremento dei processi mappati;
• ampliamento delle misure di prevenzione programmate;
• approvazione di checklist operative per acquisti e appalti;
• modelli per la dichiarazione dei conflitti di interesse;
• predisposizione di un nuovo patto di integrità;
• istituzione di un tavolo tecnico permanente con gli enti regionali e le in house.
Il 2025 sarà dedicato all’aggiornamento degli strumenti digitali, in sinergia con il nuovo Codice dei Contratti, con focus anche sui temi del riciclaggio, del doppio finanziamento e delle frodi nei contratti pubblici.
Claudia Pasquini claudia.pasquini@regione.marche.it claudia.pasquini