L'interno della chiesa
È partito il cantiere al duomo di San Catervo, a Tolentino, in provincia di Macerata.
I lavori di riparazione post sisma consisteranno nella riparazione dei danni strutturali e nella messa in sicurezza degli apparati decorativi, con termine previsto per il mese di settembre 2026.
La Diocesi, nelle vesti di soggetto attuatore ha inteso ringraziare l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche e la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata per la preziosa collaborazione istituzionale e sul piano tecnico-amministrativo. L’intervento è finanziato con l’ordinanza commissariale numero 105.
L’attuale chiesa di San Catervo è in realtà la terza fabbrica eretta sul medesimo luogo nel corso dei secoli. Il primo sacello dedicato al Santo Martire del IV secolo, primo evangelizzatore di queste terre, fu voluto dalla moglie di lui, Settimia Severina, per raccoglierne le spoglie mortali, che riposano tuttora nel sarcofago monumentale insieme a quelle del figlio Basso. Qui nel IX secolo i monaci di San Benedetto fondarono un’abbazia, al cui interno fu inglobato l’edificio preesistente.
Dopo il 1256 i religiosi riedificarono la chiesa, in stile gotico. Questa nel 1490 passò in commenda al nobile locale Giovanni Battista Rutiloni che nel 1507 la cedette in dono a Giulio II; il Papa, allora, vi fece insediare i Canonici Lateranensi che ne mantennero la proprietà fino alle soppressioni napoleoniche. Per volere di S. Vincenzo Maria Strambi, vescovo di Macerata e Tolentino, il tempio fu ricostruito nelle forme attuali a partire dal 1822, per essere canonicamente eretto a concattedrale
Luca Tuco Capponi luca.capponi@regione.marche.it luca.capponi