martedì 16 aprile 2024  09:59 

La Chiesa di San Filippo Neri a Ripatransone 

 

Edilizia religiosa, dalla Conferenza dei servizi permanente arriva il via libera ai progetti di riparazione per quattro chiese del cratere marchigiano. Si tratta del Sacro Cuore di Ascoli Piceno (461.000 euro), Santa Maria della Porta a Cerreto d’Esi (234.000 euro), nell’Anconetano, Santa Croce a Camerino (348.000 euro) e San Filippo Neri a Ripatransone (1,7 milioni), in provincia di Ascoli.

Proprio la Chiesa di San Filippo Neri di Ripatransone è risultata tra le più danneggiate del comprensorio. L’edificio, costruito tra il 1680 e il 1722, ha riportato lesioni sulle pareti e sulle volte, oltre a danni agli apparati decorativi interni. Il progetto prevede l’inserimento di un cordolo perimetrale, la ricostruzione della copertura in legno lamellare, il consolidamento delle volte e del campanile, oltre a lavori di restauro per le superfici e gli apparati decorativi.

Sempre nell’Ascolano, altro manufatto che ha subito danni significativi è la Chiesa del Sacro Cuore, nella zona di Porta Tufilla, che ha riportato lesioni verticali passanti e meccanismi di ribaltamento della facciata principale. Verranno effettuati interventi mirati alla riparazione delle lesioni, al consolidamento delle strutture mediante iniezioni, al rinforzo e alla messa in sicurezza dell’edificio con l’uso di materiali e tecniche moderne che rispettano le esigenze di tutela architettonica e storico-artistica dell’edificio.

Santa Maria della Porta a Cerreto d’Esi risale al XIII secolo e fu ricostruita nei primi anni del XVIII secolo. Il progetto prevede interventi mirati a ripristinare l’integrità e a ridurre la vulnerabilità strutturale dell’edificio.

Infine la Chiesa di Santa Croce, ubicata nella frazione Valdiea, risalente al XIII secolo e testimone di una ricca storia medievale. Verrà recuperata a livello strutturale e funzionale, con miglioramento del comportamento antisismico. Tra le azioni previste, il consolidamento delle murature con la tecnica del “cuci-scuci”, il rifacimento delle strutture di copertura e l’installazione di cordoli in acciaio per garantire maggiore resistenza. Inoltre, sono previste opere di finitura architettonica atte a rispettare l’autenticità storica del luogo.