giovedì 4 aprile 2024  16:20 

Mezzi in azione all'Hotel "Felycita" 

 

Al via la ricostruzione dell’Hotel “Felycita”, uno dei simboli del turismo invernale di Frontignano di Ussita (Macerata). Sono infatti partite oggi, giovedì 4 aprile, le operazioni di demolizione della struttura, primo passo del cantiere che restituirà lo storico hotel alla piena funzionalità.

La ricostruzione del “Felycita” è stata sbloccata grazie al Decreto Ricostruzione del 2023. Nel decreto è stato introdotto un emendamento che ha consentito di utilizzare i fondi della contabilità speciale per le anticipazioni Iva che altrimenti sarebbero state a totale carico degli imprenditori. Una situazione che, specie nel caso di progetti con importi elevati (compreso quello dell’Hotel Felycita), avrebbe bloccato la ricostruzione.

«Per i titolari Gianfranco Tombini e sua moglie Franca Vitazzi è un giorno di rinascita, il giorno atteso per oltre sette anni vissuti tra difficoltà, tenacia e amore per le loro montagne -spiega il commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli -. Sono cominciati oggi i lavori di demolizione dell’Hotel Felycita, storico punto di riferimento del turismo a Frontignano di Ussita. È la premessa alla riedificazione della nuova struttura e a un nuovo inizio per questa storia familiare simbolica dell’Appennino centrale, di cui mi sono personalmente interessato. Grazie alla stretta collaborazione con il Governo e il Parlamento, il presidente Francesco Acquaroli, con l’USR e il sindaco Silvia Bernardini possiamo testimoniare oggi una vicenda positiva, segnale di una ricostruzione finalmente avviata anche grazie a un cambio di passo normativo che ha saputo tenere conto della realtà attuativa dei cantieri».

«La demolizione dell’Hotel Felycita è un avvenimento simbolico - spiega il sindaco Silvia Bernardini -. Per la ricostruzione dei nostri paesi, che senza strutture ricettive non potranno ripartire veramente; perché è il primo albergo ad aver usufruito del cd “Emendamento Ussita” al decreto ricostruzione, voluto dal commissario Guido Castelli, proprio sulla scorta del caso del “Felycita”. E proprio questi sono i risultati del lavoro incessante e continuo, che insieme al presidente della Regione Acquaroli, il commissario Castelli sta portando avanti e per il quale non finiremo mai di ringraziarli. Ma soprattutto perché è frutto della tenacia e dell’attaccamento al proprio paese dei nostri abitanti, che non demordono, nonostante tutte le avversità, le difficoltà e nonostante la veneranda età. Ne è un esempio magnifico Gianfranco Tombini, che a dispetto dei suoi 83 anni, insieme alla sua Franca, ha lottato per avere questo risultato. Non posso che essere orgogliosa di rappresentare, come sindaco, queste persone che amano in maniera così passionale il loro paese ed il loro lavoro».