domenica 10 dicembre 2023  20:33 

“È una legge all’avanguardia, inedita e innovativa, aperta alle esigenze dei territori e dei Comuni”. La nuova legge urbanistica, recentemente approvata, è stata protagonista della Giornata delle Marche, dedicata al tema “Infrastrutture, sviluppo e ricerca. Le Marche competitive”. Perché per essere competitivi occorre innovare e l’assessore regionale all’Urbanistica e all’Ambiente, Stefano Aguzzi, intervenuto sul palco della Mole Vanvitelliana ad Ancona, ha ribadito che per guardare avanti, verso un nuovo sviluppo regionale “questa legge era necessaria e non più rinviabile”.

Infrastrutture e sviluppo del territorio, dunque, un binomio inevitabile e fondamentale. “La legge urbanistica – ha detto Aguzzi – è strettamente collegata allo sviluppo complessivo della regione, del resto è uno degli atti più importanti portato avanti dall’attuale amministrazione regionale. La legge precedente era ormai obsoleta, risalente a più di trenta anni fa, quando le esigenze di sviluppo dei territori erano completamente diverse. Oggi occorre completamente rivisitare questo vecchio modello”.

I nuovi principi sono quelli della rigenerazione urbana, dell’efficientamento energetico, del consumo di minor suolo possibile, la compensazione ambientale, la perequazione urbanistica, il riutilizzo di territorio già edificato, la copianificazione, la sicurezza del territorio e la semplificazione delle procedure.

“Questa legge - ha aggiunto Aguzzi - porterà tutti gli enti locali della regione a rivisitare la programmazione dei propri territori, a uniformarli tra loro. Un territorio che era come imbalsamato dalle vecchie norme ormai superate, complicate, viene ripensato con nuovi criteri. È chiaro che l'adeguamento richiede tempo e per questo abbiamo scaglionato i passaggi da compiere in quattro anni, lasciando per i primi due anni alle amministrazioni margini di libertà”.

E a proposito delle critiche mosse alla legge riguardo alla scomparsa del Piano casa, Aguzzi ha tenuto ad evidenziare che “il Piano casa, nato nel 2009 e che nelle previsioni doveva durare solo due anni, ad oggi è presente solo in Emilia Romagna, che lo ha incluso in una nuova legge regionale del Governo del territorio e nelle Marche, dove sarà vigente fino al 31 dicembre 2023. All’interno della nuova legge urbanistica è prevista una legge transitoria che lo ingloba e che poi i singoli Comuni dovranno far propria all’interno dei singoli PUG (Piani Urbanistici Regionali)”.

Successivamente, spazio al panel sullo sviluppo intermodale delle Marche, con i protagonisti delle infrastrutture regionali. Gino Sabatini, presidente Camera commercio Marche, ha ripercorso i contenuti del libro bianco presentato dall’associazione. “Logistica efficiente e connettività sono due fattori irrinunciabili per lo sviluppo delle Marche e per fare uscire il sistema produttivo regionale dall’isolamento che sta vivendo. Il non fare, d’altronde, ha costi maggiori del fare. Essere interconnessi garantisce un valore aggiunto al nostro sistema produttivo che necessita di connessioni fisiche e immateriali sempre più indispensabili e che dobbiamo saper garantire”.

Vincenzo Garofalo, presidente Autorità portuale Medio Adriatico, ha ricordato che Ancona è geograficamente collocata “al centro dell’Italia e lo sarà in prospettiva ancor di più. Una centralità che è anche potenzialità, grazie alla connessione con l’aeroporto e l’interporto nell’ambito di una ristretta area attorno al capoluogo regionale”. Una struttura portuale, ha ricordato, che necessita di investimenti per offrire i servizi necessari a far crescere le aziende. “Stiamo realizzando gli investimenti previsti dal piano regolatore del porto che sposterà tutta l’area portuale verso il mare, garantendo strutture moderne ed efficienti a beneficio dello sviluppo turistico della città e della crescita delle attività portuali”.

Alex D’Orsogna, AD Ancona International Airport, ha palato del 2023 come dell’anno “decisivo per il futuro dell’aeroporto. Siamo finalmente un’azienda che fa anche aeroporto. Siamo usciti dal commissariamento Ue e ora godiamo della necessaria autonomia aziendale per programmare e investire”. Cinque i settori di sviluppo su cui punta l’aeroporto, ha ricordato: sviluppo dei passeggeri; crescita del cargo (“Siamo il decimo aeroporto per cargo in Italia, con l’arrivo di Amazon saremo il quinto scalo e quello di riferimento per l’Italia centrale”); sviluppo delle attività aerospaziali, grazie all’accordo con il CNR per il lancio, nello spazio, di piccoli satelliti; attività di supporto all’aviazione elettrica; attività di manutenzione degli aeromobili.

Massimo Stronati, presidente Cda Interporto Marche, ha ricordato il rilancio della infrastruttura grazie alla ricapitalizzazione effettuata dalla Giunta Acquaroli e l’arrivo di Amazon: “Il piano di sviluppo sarà basato sulla intermodalità dei servizi, sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità. Prevediamo anche la distribuzione dell’idrogeno per autotrazione, in linea con i nuovi orientamenti dell’Unione europea”.