lunedì 27 novembre 2023  12:19 

Uno scorcio del Castelli di Pitino 

 

L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha liquidato la somma di 502.500 euro al Comune di San Severino Marche (Macerata) quale primo acconto per l’intervento sul Castello di Pitino. Si tratta di un’opera prevista nell’ambito dell’attuazione del Pnc Sisma voluto dalla Struttura commissariale, e che prevede un importo totale di 1.675.000 euro.

I lavori, in rampa di lancio, puntano alla riqualificazione e alla valorizzazione dell’antico sito, con il completamento del recupero strutturale della Chiesa di Santa Maria della Pietà e della Chiesa di Sant’Antonio e il recupero di porzioni di muratura. L’area del castello, infatti consta di cinque componenti principali; le mura e la torre, gli edifici di servizio annessi alla chiesa (ad oggi quasi interamente crollati), la chiesa di Santa Maria della Pietà e la chiesa di Sant’Antonio Abate. I lavori si concentreranno sugli ultimi tre manufatti.

Per quanto riguarda gli annessi, il progetto prevede la messa in sicurezza delle porzioni di muratura perimetrali rimanenti e la rimozione di arbusti e macerie. In programma, inoltre, c’è il recupero integrale di un unico fabbricato, ossia il primo che il pubblico incontra provenendo dall’ingresso pedonale principale, attraverso la rimozione delle macerie (e conservazione parziale delle stesse) e la ricostruzione dello stesso con l’inserimento anche di un ticket office. La ricostruzione avverrà nel rispetto delle dimensioni storiche dell’edificio, di cui si possiedono i rilievi. Il pietrame misto risultante dalle demolizioni verrà reimpiegato come rivestimento, al fine di ripristinare la memoria del fabbricato.

Per la chiesa di Santa Maria della Pietà e quella di Sant’Antonio, si darà vita al miglioramento sismico, in concomitanza al consolidamento statico degli elementi costitutivi. L’apparato decorativo (affreschi, stucchi, camorcanne) verrà preservato e restaurato. Entrambe diverranno visitabili dagli utenti, i quali potranno così apprezzare la storicità del luogo nelle proprie fasi evolutive. Assumeranno pertanto scopo didattico oltre che di custodia della memoria.

Un po’ di storia. Alcuni scritti sostengono l’ipotesi che il castello sia stato fondato per opera del nobile settempedano Marco Petilio, nel XII secolo. Nel Medioevo esso contribuì molto alla fama di “città bellicosa” che San Severino si portava dietro. Molte furono infatti le controversie con le città di Treia e Tolentino. A lungo se ne contesero il dominio con le armi. L’ultimo assedio al castello risale al 1426, quando fu invaso dalle truppe pontificie.