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venerdì 15 settembre 2023  12:52 

L'ingresso del Museo della Sibilla

 

Coi suoi 980 metri sul livello del mare è il secondo comune delle Marche a livello di altitudine. Qui, nella terra della Sibilla, dove trovavano rifugio i monaci benedettini, primi colonizzatori di zone che erano incolte, aspre, ostiche. Era il VII secolo, e proprio dalla loro presenza arrivò il nome “monte del monaco”, da cui è semplice comprendere come si sia arrivati al toponimo attuale.

Montemonaco, nel Piceno, fa capo a un territorio ricco di storia, natura e bellezza, tappa imprescindibile del Parco Nazionale dei Sibillini grazie a luoghi magici come il Lago di Pilato o il Monte Sibilla.

Proprio alla leggenda della Sibilla è dedicato un interessantissimo museo collocato nella ex Villa Curi; suddiviso in sezioni che raccolgono rilevanze artistiche, storiche e culturali del territorio, con particolare attenzione a libri e pergamene antiche, testimonia la stretta relazione tra il tessuto paesaggistico- urbanistico e la tradizione letteraria e leggendaria legata al mito della maga incantatrice che viveva in una misteriosa grotta collocata ad oltre 2.000 metri, sull’omonima cima.

Non a caso l’ordinanza commissariale numero 137 ha trovato copertura economica per 1.000.000 euro, utili a finanziare l’intervento di adeguamento sismico del museo, uno dei tanti luoghi di Montemonaco che hanno subito i danni del terremoto del 2016/2017.

Tra le opere pubbliche inserite nei vari piani, figura anche il garage comunale, che verrà demolito e ricostruito (1.350.000 euro), l’adeguamento sismico della sede provvisoria del Comune (con ambulatorio medico e farmacia, 550.000 euro) e quello tecnico-funzionale delle strade comunali danneggiate dal sisma (2.300.000 euro). In programma anche la rigenerazione urbana e il consolidamento delle vie interne del capoluogo, per un importo di 1.850.000 euro.

In materia di infrastrutture, è previsto anche il ripristino della strada che dal territorio di Montegallo (zona Santa Maria in Pantano) arriva fino alla frazione di Vallegrascia (60.000 euro).

Infine i cimiteri. Verranno riparati quello di San Giorgio all'Isola (200.000 euro) e di Tofe (250.000 euro).