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martedì 22 agosto 2023  04:36 

Uno scorcio di Palmiano con la Chiesa di San Michele Arcangelo 

 

Con la sua estensione di poco meno di 13 chilometri quadrati e i suoi circa 150 abitanti, è il comune più piccolo della provincia di Ascoli Piceno.

Palmiano, il cui nome si fa derivare dalla conformazione delle colline che lo circondano (somiglianti ad un palmo della mano, “palmi mano”), non ha una precisa inquadratura a livello di fonti storiche, poiché l’archivio comunale andò distrutto durante un incendio verificatosi sul finire del XVIII secolo. Più precisamente nel 1799, quando un’orda di briganti si asserragliò nel paese mandando a fuoco il palazzo ricco di preziosi documenti.

Di sicuro, Palmiano compare nell'atto di donazione con cui Corrado III trasferiva il comune alla Diocesi di Ascoli, con la dicitura Palumnianum. Così come è sicura l’origine benedettina, dato che nel medioevo i monaci avevano un monastero nella zona; una torre difensiva, in località Pedara, ricorda proprio l’arte benedettina.

La catastrofe del terremoto 2016/2017 ha generato la sua onda negativa soprattutto nelle piccole realtà come questa. Ma è proprio da questi luoghi che occorre ripartire. Ecco perché l’ordinanza 137 ha trovato copertura economica per un’altra serie di interventi da mettere in atto a Palmiano. Si tratta di un totale di 6.555.000 euro, di cui 2.500.000 euro serviranno per un’azione molto attesa, cioè quella relativa al consolidamento del corpo stradale e dei manufatti accessori per le strade provinciali numero 65 (Roccafluvione-Palmiano) e 184 (Tavernelle).  

Nel centro abitato, invece, si procederà al recupero e al miglioramento sismico dell’edificio di Piazza Umberto I, da destinare a finalità sociali (900.000 euro), e della sede comunale (250.000 euro), mentre sul versante nord-est si agirà per porre rimedio ad un dissesto di natura idrogeologica, per un costo di 350.000 euro.

Verrà recuperato anche un altro edificio a fini sociali, ma in contrada Catasta (1.750.000 euro). Infine, nella frazione di Appoiano si procederà al ripristino e al miglioramento funzionale di infrastrutture e sottoservizi (500.000 euro).

Per quanto concerne i cimiteri, quello del capoluogo verrà ripristinato grazie ad un importo di 250.000 euro; progetto a parte per la cappellina votiva, che verrà sottoposta a restauro e risanamento conservativo per una cifra di 55.000 euro.