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mercoledì 15 febbraio 2023  10:28 

I lavori all'interno del palazzo 

 

Un imponente aggregato storico dove trovano posto, tra gli altri, il maestoso Palazzo Arcivescovile e il Museo Diocesano. E poi, ancora, sacrestia, canonica, archivio, esercizi commerciali, alloggi per studenti, uffici, foresteria, palestra, spazi per le attività parrocchiali e molto altro, per un complesso monumentale che rappresenta uno dei simboli di Camerino e della Diocesi guidata dal vescovo Francesco Massara.

Va da sé, dunque, che l’intervento post sisma in corso sull’edificio di piazza Cavour sia tra i più articolati ed importanti non solo della città ma di tutte le Marche. Sia per l’importo, determinato in 24.527.626 euro, di cui l’Ufficio Speciale Ricostruzione finora ha liquidato 11.250.362 euro, sia per le grandi dimensioni (120x70 metri) ma anche e soprattutto per i tesori, la storia e il vissuto che porta con sé da quando fu costruito, nell’anno 1571, su iniziativa del vescovo Berardo Bongiovanni.

Ben dieci sono le unità strutturali (e sette i livelli) che sono ricomprese nel massiccio intervento che punta al restauro conservativo del bene; da un lato ci si concentrerà sulla conservazione degli elementi di particolare valore storico o pregio architettonico, dall’altro si elimineranno i rifacimenti incongrui nati dalla sovrapposizione di interventi successivi messi in atto nel tempo.

L’organizzazione degli spazi, dei percorsi e delle funzioni rimarrà inalterata rispetto allo stato di fatto. Le finiture danneggiate o demolite per permettere gli interventi strutturali saranno ripristinate in maniera conforme alla natura dell’edificio. Grande attenzione, poi, verrà rivolta nella scelta dei materiali e delle finiture in termini di qualità, di rispondenza filologica rispetto al contesto storico, di durabilità e di compatibilità con le funzioni architettoniche individuate nei differenti locali.

Qualche curiosità storica. Per far partire la costruzione del palazzo, il vescovo Bongiovanni permutò il suo palazzo già restaurato (l’attuale Municipio) con le due costruzioni fatiscenti che sorgevano sulla piazza in prossimità della Cattedrale; si trattava del Palazzo del Bargello (o di Rodolfo da Varano) che occupava il lato nord della piazza e del Palazzo dei Priori (detto anche di Tropea), che sorgeva più ad ovest.

Quando partì la costruzione del palazzo, però, Bongiovanni era già anziano; a continuare il lavoro furono i suoi successori, e nel 1588 l’edificio risultò concluso sotto il vescovo Girolamo Buoi, anche se le quietanze dei numerosi operai coinvolti nella fabbrica del palazzo, tra cui mastri muratori, lapicidi, carpentieri e fornaciai, sono datate fino al 1590.