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mercoledì 4 gennaio 2023  03:33 

Un rendering del progetto "Casa dei due Parchi" 

 

Una storia lunga, che prese il via nel 1921 grazie ad una…estrazione avvenuta a Roma. Fu con i proventi di un’apposita lotteria nazionale istituita nei primi anni venti, infatti, che venne finanziato il complesso edilizio dove sorgeva la “Casa dei due Parchi” di Arquata. In quell’occasione, furono messi in palio 49 premi: al primo andavano 200.000 lire, per un montepremi pari a 400.000 lire esenti da ogni tassa.

L’edificio, che venne inaugurato nel 1932, fu dapprima destinato ad ospedale civile ed intitolato all’illustre arquatano Giuseppe Papi. La palazzina adiacente, denominata “Casa dei dottori”, accoglieva il personale medico; questa funzione fu mantenuta fino agli anni quaranta, quando l’ospedale cessò la sua attività, trasformandosi in Opera Pia Papi.

Una storia lunga, si diceva, che arriva fino al giugno del 2019, quando la struttura fu demolita in seguito ai pesantissimi danni riportati dopo le scosse di terremoto del 2016/2017. È proprio per questa lunga storia che il territorio montano di Arquata (e non solo) risulta molto legato al sito, che con una procedura di appalto integrato verrà ricostruita ex novo grazie a una somma di 3.496.428 euro

La novità del progetto “Casa dei due Parchi” è relativa all’aumento del contributo (dovuto all’aggiornamento dei prezzi causato dalla crisi energetica) di 281.428 euro, che porta così il totale dell’importo appena concesso dall’Ufficio Speciale Ricostruzione a 3.061.953 euro, oltre ai 434.474 euro di conto termico utili all’efficientamento energetico. A breve, quindi, si aprirà la gara di partecipazione per la progettazione esecutiva che comprende anche il conseguente appalto dei lavori dell’opera.

La nuova struttura tornerà dunque a vivere nell’area dove trovava spazio il vecchio edificio, situato lungo la strada provinciale 89, nella frazione di Borgo, in una zona di proprietà del Comune, che è stato individuato quale soggetto attuatore dell’intervento.

Il progetto prevede la realizzazione di un complesso ricettivo polifunzionale di circa 1.160 metri quadrati netti destinati esclusivamente all’attività alberghiera. La superficie coperta in pianta è invece di 995 metri quadrati circa, mentre l’ambito di intervento si estende per circa 6.200 metri quadrati.

Sui due piani dell’albergo troveranno posto 49 posti letto, oltre agli spazi di socializzazione, svago, cultura ed aggregazione, una piccola ristorazione-bar, parcheggi attrezzati anche per veicoli elettrici, deposito per le biciclette; il tutto in maniera attenta ad aspetti rilevanti quali risparmio energetico, riciclo, ecologia ed energie rinnovabili.