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lunedì 2 gennaio 2023  03:49 

Il presidente della Regione Marche Acquaroli 

 

Cantieri per infrastrutture, ricostruzione post sisma e dissesto idrogeologico, sanità, rilancio turistico e culturale a partire dai borghi, internazionalizzazione, sostegno alle imprese. È fittissima l’agenda del 2023 della Regione Marche. Di quanto è stato fatto e soprattutto di quanto c’è ancora da fare, ha parlato il presidente Francesco Acquaroli nel corso di una affollatissima conferenza stampa organizzata in occasione del nuovo anno, per la prima volta in Italia, d’intesa con l’Ordine dei Giornalisti marchigiani ed il presidente Franco Elisei che ha coordinato gli interventi.

L’incontro è durato più di due ore e Acquaroli (che ricopre anche il ruolo di vice commissario alla ricostruzione) si è sottoposto di buon grado al fuoco di fila delle domande, affrontando, appunto, anche il delicato tema del rilancio delle zone marchigiane colpite dal sisma del 2016. Un percorso irto di ostacoli, dove hanno influito negativamente prima la pandemia poi il caro materie prime ed energia. Per non parlare dell’alluvione, altra catastrofe che ha riguardato la parte nord della regione.

«Auspico che il 2023 sia l'anno della ricostruzione fisica con effetti visibili e un numero importante di cantieri -spiega Acquaroli-. Credo sia necessario, in primis, “correggere” al rialzo i prezziari e, come sta accadendo, definire al meglio la questione “bonus 110”. Non basta, però; le aree interne stanno soffrendo per carenza infrastrutturale e di progetti. Abbiamo bisogno di una gestione post sisma più vicina alla regione, più modellata sulle esigenze dei territori per evitare rischi di ulteriore spopolamento. Servono strategia e progettazione di area vasta per dare opportunità a territori del cratere affinché le risorse producano effetti sperati: torneremo a far vivere quei territori se i territori torneranno competitivi».

Sulla questione commissario e sulla possibile nomina dell’ex assessore regionale Castelli. «Con il suo avvento, Legnini ha saputo dare competenze e risposte alla ricostruzione, anche per gli aspetti giuridici, con professionalità, competenza e dedizione; ora il modello va velocizzato e reso univoco -aggiunge-. Castelli è stato il mio assessore alla Ricostruzione e sindaco di Ascoli, ha tutte le carte in regola per fare bene come ha fatto da sindaco e da assessore sul tema della ricostruzione».