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venerdì 30 dicembre 2022  04:23 

Il Santuario di Macereto 

 

Sulla rilevanza storico-architettonica e religiosa del Santuario di Macereto c’è poco da aggiungere: situato a circa 1.000 metri di altitudine, nel comune di Visso, immerso in un paesaggio mozzafiato del versante occidentale dei Monti Sibillini, è stato dichiarato “monumento nazionale” nel 1902.

Un fulgido esempio dell'architettura rinascimentale cinquecentesca marchigiana, di cui risulta essere una delle maggiori espressioni, simbolo dell’entroterra maceratese e di tutta la regione.

Ecco perché la concessione del contributo di 6.671.387 euro, appena decretata dall’Ufficio Speciale Ricostruzione, sancisce un primo importante passo verso la rinascita di questo luogo magico, lesionato dal sisma del 2016. Uno step amministrativo atteso e risolto in tempi brevi dagli uffici dell’USR, che dà idealmente il via alla parte “pratica” del restyling atta a restituire al territorio il suo gioiello.

Si tratta di una somma che andrà ad impattare sul complesso edilizio del santuario, per la precisione sui quattro stabili che circondano la chiesa, utilizzati in passato per scopi ricreativi e sociali dall’Arcidiocesi Camerino-San Severino Marche, sui quali, grazie all’imminente apertura del cantiere, verranno effettuati una serie di interventi volti alla ristrutturazione ed al miglioramento sismico. Anch’essi, infatti, risultano inagibili ormai da sei anni.

Per quanto riguarda invece la struttura principale, quella del santuario vero e proprio, l’iter è giunto alla fase progettuale. Anche su questo versante si sta lavorando alacremente affinché si cominci ad operare sul campo con rapidità.   

Infine, una curiosità: tradizione vuole che il 12 agosto 1359, nel trasportare una statua lignea della Madonna con Bambino da Loreto al Regno di Napoli, i muli della carovana si fermarono proprio dove oggi sorge il Santuario di Macereto. Di ripartire, neanche l’idea, nonostante i metodi “dissuasivi” dei padroni. I più ci videro un segno divino. Ecco perché la statua rimase in loco, dove venne eretta una primitiva chiesetta dedicata alla Madonna. Proprio lì, dove nel 1528 cominciarono i lavori per la costruzione del santuario.