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lunedì 5 dicembre 2022  04:45 

Uno dei render del progetto 

 

Polifunzionale, sismicamente efficiente, privo di barriere architettoniche, facilmente raggiungibile ed ottimizzato in ogni suo spazio. Sono le caratteristiche principali dell’edificio che vedrà la luce in viale della Resistenza, a Ripe di San Ginesio (Macerata). Il vecchio, infatti, ha subito le pesanti conseguenze del sisma e verrà demolito per lasciare spazio alla nuova struttura che ospiterà l’archivio storico, il deposito comunale ed una sede per le associazioni.

Il tutto come da progetto approvato dall’Ufficio Speciale Ricostruzione, che ha appena concesso il contributo di 1.815.000 euro al soggetto attuatore (il Comune) necessario per realizzare l’intervento.

Un intervento che terrà conto anche dell’esperienza maturata nella fase di emergenza sismica, che ha evidenziato la necessità di avere a disposizione strutture collocate in luoghi sicuri, di facile accesso sia ai cittadini che agli operatori pubblici. E delle esigenze reali delle associazioni locali e delle attività che dovranno essere svolte all’interno dell’edificio; in particolare, nei 300 metri quadrati del piano seminterrato troveranno posto archivio e deposito, collocazione che consente per entrambe le funzioni un utilizzo migliore rispetto al passato, nella massima sicurezza anche per gli operatori, data anche la raggiungibilità con mezzi di trasporto.

Sì, perché l’archivio storico è spesso legato alla consultazione delle pratiche e al deposito degli atti che debbono essere obbligatoriamente mantenuti dal Comune: la sua facile fruibilità ed accessibilità ne faciliterà l’uso in maniera determinante.

Il piano terra, invece, vedrà uno spazio unico completamente aperto, da sfruttare secondo le diverse esigenze. Anche gli impianti saranno realizzati in modo da non creare vincoli per uno sfruttamento anche diversificato del complesso.

In cima alla lista c’è pure l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’accessibilità dei diversamente abili, con un blocco servizi posto al centro del fabbricato e una rampa esterna.

Al termine dell’intervento, verranno creati, all’esterno, percorsi carrabili ed altri pedonali, aree di parcheggio e spazi verdi con la piantumazione di specie autoctone.