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mercoledì 19 ottobre 2022  03:58 

L'area dove sorgono gli uffici provvisori del Comune

 

La pietra angolare su cui poggia la ripartenza di Montegallo e delle sue frazioni. Si potrebbe definire così il Programma Straordinario per la Ricostruzione appena approvato dall’Ufficio Speciale Ricostruzione della Regione Marche su input del Comune, che ha redatto il documento dopo un articolato lavoro fatto anche di condivisione con la cittadinanza.

L’importanza del programma si estrinseca nella sua dimensione operativa; esso costituisce infatti il punto di partenza per la programmazione degli interventi integrati di ricostruzione nei luoghi più danneggiati dal sisma (individuati nell’ordinanza commissariale numero 101), e si configura come strumento idoneo a risolvere le problematiche relative alla rinascita degli ambiti urbani sia sotto il profilo urbanistico-edilizio che della programmazione temporale degli stessi interventi. Un passaggio propedeutico, inoltre, alla eventuale stesura dell’ordinanza speciale che riguarderà il capoluogo e le frazioni.

 L’obiettivo principale del PSR resta dunque quello di definire il quadro organico delle attività relative   alla ricostruzione pubblica e privata del vasto comprensorio di Montegallo; contiene indirizzi, criteri,   prescrizioni e ogni altro elemento ritenuto utile a favorire speditezza, efficacia e qualità della   ricostruzione, tenendo conto delle peculiarità del territorio.

 Sul versante della ricostruzione privata, il PSR era atteso da tempo. Al suo interno, infatti, sono   specificate una serie di indicazioni fondamentali per tecnici e proprietari, dalle modalità per   procedere alla presentazione dei progetti e delle relative richieste di contributo, fino alle   disposizioni in materia di aggregati edilizi, demolizioni e cantierizzazioni, con i criteri generali cui   attenersi per rispettare il contesto storico, architettonico e paesaggistico.   

 Capitolo opere pubbliche.

 Nel programma sono comprese le riconversioni di tre aree realizzate durante la prima fase   dell’emergenza. L’area Coc di Balzo sarà destinata alla realizzazione di un poliambulatorio medico e   di primo soccorso; la zona SAE di Balzo sarà riconvertita in un villaggio turistico che, in caso di eventi   calamitosi, può essere utilizzato come area di prima accoglienza ed assistenza alla popolazione, data   la vicinanza all’elisuperficie e alla struttura di protezione civile in corso di realizzazione; l’area SAE di   Uscerno diventerà invece un villaggio turistico.

 Il PSR, poi, propone una serie di opere prioritarie che ad oggi non sono state finanziate, la cui stima  preventiva totale si aggira sui 209 milioni di euro, un importo che potrebbe essere oggetto di   ridefinizione e che mette al centro due passaggi fondamentali per il rientro dei residenti.

 In primis il ripristino delle infrastrutture e dei sottoservizi dei centri abitati, il cui costo è stimato in   135.200.000 euro. Con esso, la mitigazione delle aree in dissesto (25.105.000 euro), in una zona   dove si riscontrano diverse aree a rischio frana che risultano ad oggi inagibili.

 Tra gli interventi ritenuti prioritari c’è poi il recupero della stazione di rifornimento carburante collocata a Balzo (1.400.000 euro), anch’essa danneggiata e poi smantellata dopo il terremoto ed il cui mancato ripristino costringe popolazione e turisti a percorrere almeno 20 chilometri per acquistare benzina.

Altro passaggio importante riguarda la valorizzazione dei nuclei storici di particolare rilevanza architettonico-paesaggistica. In tal caso, le località di Cornaloni, Valle e Ventura site nella frazione di Propezzano, e di Vaglie e Canale, nel territorio di Abetito. Un’operazione da 20.000.000 euro che punta sul patrimonio edilizio attualmente non utilizzato e su interventi di recupero dalle potenzialità turistico-ricettive.

Ma il planning di proposte è ampio ed interessante. Si va dalla sistemazione delle strutture sportive esistenti e alla realizzazione di nuovi campi, anche da padel, (4.000.000 euro), fino alla rifunzionalizzazione dei sentieri (30 chilometri totali) e degli antichi mulini di cui è ricca la zona (6.500.000 euro) ed alla pista ciclabile tra le frazioni (5.000.000 euro).

Dovrebbero procedere di pari passo, poi, la realizzazione di un’aerofune che attraversa la vallata del Fluvione da Propezzano ad Abetito e la strada di collegamento tra la frazione di Uscerno e la stessa Propezzano per permettere un ulteriore e più facile accesso alla stazione di partenza. Un intervento il cui costo è stimato in 6 milioni di euro.

Nel PSR sono compresi anche il recupero di fontanili e lavatoi comunali (1.500.000 euro), la realizzazione di una struttura da adibire a sede comunale con annesso poliambulatorio e ufficio postale (3.000.000 euro) e il completamento della sede della Protezione Civile con annessi alloggi (1.500.000 euro).