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giovedì 13 ottobre 2022  12:00 

Sopralluoghi a Pieve Torina 

 

Pieve Torina, ecco il programma di intervento sulle frazioni Colle di Casavecchia, Tazza, Seggiole e Appennino.

L’Ufficio Speciale Ricostruzione, che riveste il ruolo di soggetto attuatore, sta per dare il là al progetto che, entro la fine del 2022, coinvolgerà in totale 12 edifici per una somma di spesa che si attesta sui 931.600 euro.

 Pieve Torina, comune dell’entroterra maceratese, è uno dei più colpiti dalle scosse di terremoto   del 2016/2017, con le frazioni in oggetto che si trovano in zona rossa a causa dei danni riportati e   che, insieme, coprono un’area di intervento molto vasta.

 Nello specifico, si procederà a lavori di demolizione totale o parziale, di smontaggio controllato al   fine di recuperare beni di valore e strutture architettoniche e storiche di pregio e ad alcune messe   in sicurezza. In parallelo si opererà sul trasporto e sul trattamento delle macerie.

 È prevista inoltre la relativa cernita dei materiali per effettuare la corretta codifica dei codici CER e   garantire così il corretto trasporto agli impianti autorizzati di smaltimento e/o recupero. Il volume   complessivo di macerie che verranno lavorate è di 2.000 metri cubi, per un peso complessivo che   si aggira intorno alle 3.200 tonnellate.

 Gli interventi sono stati suddivisi per località, nello specifico Colle di Casavecchia (7   edifici), Appennino (3), Tazza (1) e Seggiole (1).

 Visto che le demolizioni avverranno all’interno di zone rosse non sono stati presi particolari accorgimenti per quanto riguarda la sicurezza della pubblica incolumità, in quanto trattasi comunque di aree interdette.

All’interno delle superfici di cantiere, poi, verranno individuate degli spazi da adibire al deposito temporaneo del materiale lapideo che verrà, dopo un’attenta cernita, riposizionato nella sede di sedime di ogni singolo edificio.

Contestualmente, infine, saranno organizzati degli spazi per ospitare i proprietari degli immobili che verranno demoliti, con l’obiettivo di garantire il recupero di beni, qualora ancora ve ne fossero, affettivi o di valore. Quest’ultima zona sarà monitorata da personale addetto, coperta e messa in sicurezza.