Piano di interventi a Castelsantangelo sul Nera, sono stati approvati i progetti relativi al trasporto e al trattamento delle macerie, per un importo totale di 6.076.950 euro.
Si tratta della fase che segue il primo step del piano redatto dall'Ufficio Speciale Ricostruzione in qualità di soggetto attuatore, vale a dire quello inerente i lavori di demolizione totale o parziale, smontaggio controllato e messa e in sicurezza previsti su ben 179 edifici compresi tra il capoluogo e le frazioni di Macchie, Nocelleto, Nocria, Gualdo, Rapegna e Vallinfante (per un totale di 11 lotti), il cui costo è di 7.475.500 euro.
In base alle stime, il volume complessivo di macerie che verranno lavorate e successivamente pesate, trasportate e recuperate/smaltite, è di circa 8.620 metri cubi per Castelsantangelo capoluogo e circa 27.800 metri cubi per le frazioni (totale: 36.420 metri cubi), per un peso complessivo che si aggira intorno alle 14.200 tonnellate per Castelsantangelo capoluogo e intorno alle 46.000 tonnellate per le frazioni: vale a dire circa 60.200 tonnellate.
Un’operazione dunque complessa, sia per il numero di immobili da trattare (il più alto tra i comuni marchigiani danneggiati dal sisma, vale a dire Ussita, Visso, Pieve Torina ed Arquata) sia per la vastità e la particolarità del territorio, che in totale si assesta quindi su una cifra di 13.552.450 euro.
«Questo ha comportato l’attivazione di due diverse procedure -spiega il direttore dell’USR, Marco Trovarelli-. Per i lavori di demolizione degli edifici il “Settore Attuazione Ordinanze Speciali” ha avviato un’unica procedura negoziata per gli 11 lotti in questione mentre per i servizi di trasporto e smaltimento delle macerie è stato necessario attivare un’unica procedura aperta, anche in questo caso per i lotti interessati».
«La complessità è data anche dal fatto che le due procedure verranno seguite da due diverse stazioni appaltanti -continua Trovarelli-. La negoziata dal Settore Sezione Distaccata Suam Lavori Pubblici, la procedura aperta dalla Suam Regione Marche. Le due diverse procedure dovrebbero garantire l’inizio dei lavori di demolizione e dei servizi di trasporto e smaltimento delle macerie entro la fine del 2022. Uno degli aspetti rilevanti è il coinvolgimento di almeno 22 ditte, che comporterà sicuramente anche una ricaduta economica importante sul nostro territorio».