News

giovedì 15 settembre 2022  09:39 

Il futuro di Pescara del Tronto e delle frazioni perimetrate di Arquata prende forma.

Ieri, lunedì 13 settembre, presso la struttura commissariale di Roma si è difatti svolto un importante incontro finalizzato a dare vita ad un’ordinanza speciale che ponga le basi alla ricostruzione di quello che è il luogo simbolo del cratere marchigiano, completamente raso al suolo dalle scosse di terremoto del 2016, che portò via con sé 52 anime.

Alla riunione col commissario straordinario Giovanni Legnini erano presenti, oltre ai tecnici del Comune di Arquata e al sindaco Michele Franchi, anche i tecnici dell’Ufficio Speciale Ricostruzione, capitanati dal direttore Marco Trovarelli, e della Regione.

Sul tavolo, una serie di deroghe da applicare in primis per la rinascita di Pescara, che in parte sarà ricostruita dove si trovava prima ed in parte sarà delocalizzata nella vicina frazione di Piedilama, e poi sugli altri piccolo borghi che più hanno subito le conseguenze del sisma: oltre alla stessa Piedilama, ci sono Pretare, Vezzano, Tufo e Capodacqua.

L’idea è quella di dare il via ad una prima fase dedicata interamente alle progettazioni e alla realizzazione delle opere di urbanizzazione, propedeutiche per la ricostruzione degli edifici pubblici e privati e degli spazi urbani che purtroppo non esistono più.

Si tratta sicuramente di un lavoro tra i più complessi dell’intero cratere sismico, una vera e propria sfida che deve rimettere in piedi da zero luoghi e futuro e che solo grazie alla stretta collaborazione potrà vedere termine. Ecco perché la giornata si è rivelata decisiva, in vista di un confronto costante sul tema che già da oggi avrà la il compito di comporre i passaggi cruciali dell’ordinanza speciale.