Sono stati consegnati i lavori che prevedono la demolizione dei 24 edifici del centro storico di Arquata, il comune marchigiano più danneggiato delle scosse dell’agosto del 2016.
Gli interventi pianificati dell’Ufficio Speciale Ricostruzione, nelle vesti di soggetto attuatore, riguarderanno anche la cernita dei materiali di pregio eventualmente da recuperare, sotto la supervisione della Soprintendenza, e lo smaltimento delle macerie. Un lavoro complesso da quasi 3 milioni di euro, il cui iter giunge a conclusione dopo articolati passaggi burocratici, propedeutico alla partenza della ricostruzione del borgo.
Dunque, sono partite le operazioni preliminari inerenti la preparazione del cantiere. Nel merito, l’Asur ha indicato alla ditta incaricata dei lavori diverse prescrizioni da approntare prima di iniziare le operazioni di smontaggio. Inoltre, è in fase di allestimento la zona deputata ad ospitare i proprietari degli immobili. Le demolizioni vere e proprie prenderanno quindi il via tra una quindicina di giorni.
Il piano redatto dall’Usr, che ammonta a circa 15 milioni di euro, riguarda i comuni che più hanno subito le conseguenze del sisma, vale a dire, oltre ad Arquata, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Pieve Torina.