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martedì 9 agosto 2022  03:53 

Quelli relativi alle demolizioni nei borghi più danneggiati dal sisma sono interventi molto sentiti ed attesi, soprattutto da chi viveva in quei luoghi fino alla tragedia di sei anni fa.

In primis ad Arquata del Tronto, il comune più colpito tra quelli del cratere marchigiano. Ma anche a Visso, Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Pieve Torina. Un totale di 17 interventi distinti su oltre 300 edifici, che verranno eseguiti sotto la regia dell’Ufficio Speciale Ricostruzione e che sono entrati ormai in una fase nodale, coi cantieri pronti a partire da qui a settembre.

 E proprio da Arquata arrivano altre novità. Dopo il parere dell’Anac in merito al procedimento   amministrativo di affidamento dei lavori e servizi, e dopo l’approvazione del piano definitivo redatto   dall’ingegner Sergio Ciampolillo, giovedì 11 agosto si terrà infatti un importante tavolo tecnico in loco.

 Si parlerà ovviamente della demolizione dei 24 edifici pericolanti del centro storico compresi nel piano da   2.824.639 euro redatto dall’ingegner Sergio Ciampolillo, la cui demolizione è propedeutica alla   partenza   della ricostruzione vera e propria.

 «L’obiettivo è di allestire un cantiere modello in grado di fare scuola, per dare il meglio in un’operazione   tanto delicata quanto complessa», spiegano gli ingegneri Marco Trovarelli e Giuseppe Laureti,   rispettivamente direttore dell’Usr e dirigente del settore “attuazione ordinanze speciali”.

 «Ecco perché stiamo trattando una serie di aspetti fondamentale, tra cui l’organizzazione dello stesso   cantiere -continuano-. Il coinvolgimento di tutte le componenti impegnate risulta basilare per partire   effettivamente nel periodo immediatamente successivo a Ferragosto, così come basilare è la condivisione di   ogni passaggio anche con gli stessi proprietari degli immobili».

 Alla riunione operativa parteciperanno, oltre ai tecnici dell’Usr e del Comune di Arquata, l’assessore   regionale alla ricostruzione Guido Castelli, il sub commissario ingegner Fulvio Soccodato, le imprese   aggiudicatarie dei lavori, il direttore dei lavori ingegner Sergio Ciampolillo, il dirigente medico dell’Asur Area   Vasta 5 dottor Antonello Lupi, il dottor Giampaolo Di Sante del Servizio Territoriale dell’Arpam e l’architetto   Rosella Bellesi, responsabile dell’Area- Sabap Marche.

 Tra gli aspetti da affrontare, quelli inerenti la sicurezza, lo smaltimento di eventuali sostanze pericolose, la   tutela della qualità dell’aria e la gestione del materiale di interesse storico e culturale.