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martedì 15 febbraio 2022  04:56 

Individuare un metodo di collaborazione istituzionale per condividere, con gli enti locali, le professionalità e le competenze dei 30 esperti assunti dalla Regione Marche nell’ambito dell’attuazione del Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza). Era l’obiettivo dell’incontro odierno con Anci (Comuni), Upi (Province) e Uncem (comunità montane) promosso dall’assessore regionale Guido Castelli. A seguito dell’avvio del Piano territoriale, le Marche hanno selezionato i 30 esperti assegnati alla Regione. Procedura ultimata il 31 dicembre 2021, per una spesa complessiva di 6,6 milioni di euro. Rientravano nell’ambito del “Progetto 1000 esperti”, arruolati a livello nazionale e che dovranno collaborare con gli enti locali per accelerare le procedure burocratiche degli interventi del Pnrr.

“Si è trattato di un incontro e di un confronto costruttivo, dove si è evidenziata la condivisa volontà di valorizzare e utilizzare queste risorse al meglio – riferisce l’assessore Castelli – Abbiamo approfondito e messo a fuoco tutta una serie di possibili azioni e strategie per conseguire l’obiettivo prefissato: il Pnrr rappresenta una grande opportunità per la crescita e la modernizzazione delle Marche che va colta con la stretta sinergia istituzionale che ha sempre contraddistinto la collaborazione tra enti marchigiani”.

Regione, Anci, Upi e Uncem compongono la Cabina di regia regionale del Progetto 1000 esperti del Pnrr. L’assessore Castelli ha comunicato che si sta definendo un “cruscotto informativo” con tutti gli interventi Pnrr con Regione e Comuni come soggetti attuatori e con tutti gli altri che hanno una caduta regionale. Questo cruscotto, alimentato con le informazioni provenienti da tutti i Dipartimenti regionali, verrà reso disponibile sul web e aggiornato periodicamente, per garantire un flusso informativo costante agli enti locali e a tutti i potenziali fruitori degli interventi Pnrr. Una metodologia di lavoro proposta dall’assessore è quella di mettere a disposizione gli esperti anche sul territorio, oltre al previsto supporto a distanza.

In ogni caso, anticipa Castelli, “stiamo definendo delle metodologie organizzative che consentano il migliore utilizzo degli esperti, prevedendo, in particolare, la costituzione e l’utilizzo di una task force che interviene a richiesta, per casi particolarmente complessi e rilevanti, attraverso l’applicativo Procedimarche già utilizzato da quasi tutti i nostri Comuni e con il contributo della Scuola di formazione regionale”. Castelli ha infine anticipato la disponibilità di economie rispetto alla prima selezione dei 30 esperti: “Potremo probabilmente selezionare ulteriori 10 professionalità, modificando il Piano territoriale regionale. È possibile orientare la procedura di selezione condividendone i settori con Anci, Upi e Uncem”.