News

lunedì 9 agosto 2021  02:30 

Il distretto Pelli-Calzature del Fermano e Maceratese potrà contare su quasi 2 milioni di euro destinati alle micro, piccole e medie imprese che hanno presentato domanda lo scorso maggio per partecipare ad uno specifico bando. La giunta regionale, infatti, con un decreto del dirigente, ha approvato pochi giorni fa la graduatoria dei progetti di trasformazione digitale dei processi produttivi, nell’ottica del Piano Impresa 4.0 e all’acquisizione di servizi specialistici di innovazione di prodotto, processo, organizzativa e commerciale. Sono 44 in totale quelli finanziati per un importo di 1 milione e 953 mila euro su un numero complessivo di 68 progetti ammissibili.

 

“La Giunta Regionale sta investendo molto sull’area di crisi industriale complessa fermano-maceratese”, commenta l’assessore regionale alle Aree di crisi complessa, Guido Castelli .  E spiega:  “Il settore moda, pelle e calzature - già profondamente in crisi prima della pandemia - ha subito uno stress aggiuntivo con la crisi sanitaria. La logica che ha ispirato questo bando, tra l’altro, è stata quella di non limitarsi ad un mero ristoro. Abbiamo voluto al contrario stimolare la modernizzazione del processo produttivo. L’obiettivo è quello di incentivare le Smart Technologies del Manufacturing, quindi di introdurre le tecnologie digitali nel processo produttivo nella logica del 4.0 e l’acquisizione di servizi all’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale impattanti quindi su tutta la catena del valore, integrati con programmi occupazionali tesi al mantenimento o all’incremento degli addetti in azienda. La finalità è quella di sostenere progetti che intendano fornire nuovi modelli organizzativi attraverso investimenti nella digitalizzazione e nelle nuove tecnologie 4.0, nonché investimenti in modelli di Smart working nelle differenti funzioni aziendali. “

 

L’obiettivo dell’intervento,infatti,  in attuazione dell’Accordo di programma per l’area di crisi industriale complessa fermano-maceratese, è quello di contribuire in funzione anticiclica allo sviluppo produttivo e occupazionale di un territrio riconosciuto già nel 2018 come area di crisi complessa, attraverso un progetto organico di rilancio capace sia di attrrarre nuovi investimenti, sia di sviluppare la capacità produttiva o la diversificazione della produzione.

Le azioni previste dal bando erano di due tipi: investimenti produttivi Smart Manifacturing finalizzati all’applicazione di nuove tecnlogie digitali 4.0 e acquisto di servizi specialistici per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale correlati agli investimenti della prima azione. Tutti i progetti dovevano essere connessi ad un programma occupazionale di mantenimento o incremento e prevedere da un minimo di 40 mila euro ad un massimo di 80 mila euro di investimenti.