Basandosi su previsioni e ampie consultazioni con i cittadini e altri soggetti attivi nelle zone rurali, la Commissione europea ha recentemente pubblicato un documento nel quale illustra un piano per rendere rendere più forti, connesse, resilienti e prospere le zone rurali dell'UE
Più nel dettaglio, la visione individua quattro settori di intervento, sostenuti da iniziative faro, per rendere le zone rurali:
- più forti: sensibilizzando le comunità rurali, migliorando l'accesso ai servizi e facilitando l'innovazione sociale;
- connesse: migliorando la connettività sia in termini di trasporti che di accesso digitale;
- resilienti: preservando le risorse naturali e rendendo più ecologiche le attività agricole per contrastare i cambiamenti climatici e garantendo al contempo la resilienza sociale grazie all'accesso a corsi di formazione e opportunità di lavoro diversificate;
- prospere: diversificando le attività economiche e migliorando il valore aggiunto delle attività agricole e agroalimentari e dell'agriturismo.
La visione a lungo termine propone anche un Patto rurale e un Piano d'azione rurale per realizzare questo obiettivo. Con il Patto rurale la Commissione riunirà tutti i soggetti interessati (a livello dell'UE, nazionale, regionale e locale) per sostenere gli obiettivi comuni della visione, migliorare la coesione economica, sociale e territoriale e rispondere alle aspirazioni condivise delle comunità rurali, in particolare coinvolgendo le reti esistenti (come la rete LEADER) e incoraggiando lo scambio di idee e migliori pratiche a tutti i livelli.
Nel Piano d'azione rurale dell'UE, la commissione di impegna a promuovere uno sviluppo rurale più sostenibile, coeso e integrato, integrando e gli interventi delle diverse politiche che forniscono sostegno alle zone rurali, in particolare grazie alla PAC e la politica di coesione).
L'obiettivo di base è allora quello di superare le sfide poste dalla globalizzazione, dall'urbanizzazione e dall'invecchiamento della popolazione e per cogliere i benefici della transizione verde e digitale
Nelle zone rurali di tutta l'UE, infatti, l'età media della popolazione è superiore a quella delle aree urbane; inoltre manca connettività, le infrastrutture e sevizi sono insufficienti e non ci sono opportunità di lavoro diversificate.
Il conseguimento degli obiettivi dell'UE in ambito digitale per il 2030, e non solo, può quindi rappresentare un'opportunità fondamentale per lo sviluppo sostenibile delle zone rurali in ambiti diversi dall'agricoltura, dall'allevamento e dalla silvicoltura, aprendo nuove prospettive di crescita
Per ulteriori informazioni
Comunicato stampa della Commissione
Scheda relativa alla visione a lungo termine per le zone rurali
Domande e risposte sulla visione a lungo termine per le zone rurali
Una visione a lungo termine per le zone rurali