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giovedì 24 giugno 2021  11:59 

“Ringrazio il ministro Mara Carfagna per l’attenzione e la disponibilità dimostrata nel mettere sin da subito a disposizione i suoi uffici nell’interloquire con la Regione e i sindaci marchigiani sul tema del Cis (Contratto istituzionale di sviluppo) e della Zes (Zona economica speciale). Dobbiamo superare l’impatto della ricostruzione appesantito anche dalla pandemia in un territorio che già soffriva in termini infrastrutturali e di abbandono delle aree interne. Oggi ci troviamo davanti a un bivio che è quello di restituire alla nostra regione una visione e affermare un sistema competitivo attraverso il rilancio dell’occupazione per essere centrali nelle dinamiche nazionali. Non possiamo sprecare questa opportunità e queste risorse perché ci troviamo di fronte a sfide determinanti per i territori delle Marche. Ringrazio il ministro Carfagna per aver accolto la richiesta di proroga di due settimane per la presentazione dei progetti da parte dei comuni e dei territori”.

Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che, insieme all'assessore alla Ricostruzione Guido Castelli, al Teatro Ventidio Basso di Ascoli ha incontrato il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, alla presenza del sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti e dei sindaci dei Comuni terremotati. A seguito dell’incontro con i sindaci si è svolto il Tavolo Istituzionale del Cis Sisma alla presenza del commissario Legnini.

“Le Marche – ha rimarcato Castelli – rappresentano il 62% dell’area del cratere colpito dal sisma e il 40% della nostra regione è stato lesionato. Ci troviamo in una regione che ha subito un doppio stress che è quello del sisma, ma anche del ritardo dello sviluppo tanto è vero che dalla prossima programmazione comunitaria le Marche saranno inserite nella regione di transizione”.

“Da quando sono ministro – ha sottolineato Carfagna nel suo intervento - è la mia seconda visita istituzionale e la mia presenza oggi vuole testimoniare l’attenzione del Governo a un territorio particolarmente sofferente non solo per le conseguenze drammatiche degli eventi sismici, ma anche a causa di un ritardo di sviluppo aggravato dalla pandemia. Il Cis Sisma è uno strumento molto valido perché consente di accelerare gli investimenti e di concentrarli su territori bisognosi, è il primo tavolo che ho voluto avviare dopo essere stata nominata ministro. Vogliamo ribaltare lo stereotipo dei territori che non sanno spendere bene i soldi e con il Cis sima dimostreremo l’esatto contrario ovvero che i sindaci sanno spendere bene i soldi che vengono messi a disposizione. I 160 milioni di euro disponibili saranno distribuiti nelle regioni colpite dal sisma attraverso criteri di riparto che tengono in considerazione l’estensione delle aree che hanno subito danni maggiori”.

Il tema del confronto è stato quello della prospettiva di riconoscere la Zes (zona economica speciale) per le Marche a sostegno delle aree industriali che insistono nelle zone colpite dal sisma del 2016 per giungere ad un rilancio economico ed occupazionale attraverso l’introduzione della franchigia fiscale e tramite dei provvedimenti per favorire la sburocratizzazione. La visita del Ministro ha rappresentato anche il primo atto concreto del CIS, il contratto istituzionale di sviluppo per i Comuni terremotati e sulle progettualità da realizzare attraverso il fondo complementare del PNRR (Patto nazionale di ripresa e resilienza). Infatti, agli amministratori locali sono state spiegate le linee guida da seguire per presentare i progetti che poi verranno aggregati dalla Regione e successivamente sviluppati attraverso Invitalia.