Il complesso francescano
Sono ufficialmente partiti i lavori di restauro e miglioramento sismico della Chiesa di San Francesco a Matelica (Mc), edificio di culto tra i più importanti della città, parte del complesso francescano che comprende anche il convento vecchio e quello nuovo. L’intervento è finanziato con un contributo complessivo di oltre 2,4 milioni di euro, concesso dalla Struttura commissariale per la ricostruzione post-sisma, e di cui è stata appena liquidata dall’Ufficio Speciale Ricostruzione la somma di 731.343 euro.
Il progetto vede nelle vesti di soggetto attuatore la Provincia Picena di San Giacomo della Marca dei Frati Minori.
La Chiesa di San Francesco, fondata nel XIII secolo e citata per la prima volta in un documento del 1268, è un monumento che attraversa secoli di storia religiosa, artistica e urbana. Il suo impianto originario, sobrio e ad aula unica, è stato progressivamente trasformato con l’aggiunta di cappelle laterali, altari, decorazioni barocche e una nuova facciata. Tra le figure storiche legate al convento si ricordano il Beato Gentile da Matelica, missionario in Terra Santa, e San Bernardino da Siena, che vi soggiornò nel 1435.
Oggi conserva elementi di grande valore: il portale romanico-gotico, il pulpito del XV secolo, l’altare maggiore con paliotto in marmo del XVII, la balaustra policroma, le cappelle con pale d’altare di scuola marchigiana e il campanile lombardesco con cupola settecentesca.
L’intervento prevede la riparazione dei danni causati dal terremoto del 2016/2017, la riduzione delle vulnerabilità strutturali e il recupero architettonico e decorativo dell’edificio. Saranno rifatte le pavimentazioni interne in cotto, restaurati gli apparati decorativi, sostituiti gli infissi e ripristinati gli intonaci. È previsto anche il rinnovo degli impianti, con la realizzazione di un nuovo sistema di riscaldamento a pavimento e la dismissione della centrale termica esterna.