“Nelle Marche verranno realizzate tre “Hydrogen Valleys”, tre siti di produzioni di idrogeno verde da fonti rinnovabili in tre aree industriali dismesse, e questo grazie alle risorse aggiuntive stanziate dagli ultimi decreti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e del Ministeri dell’Economia e delle Finanze (MEF) che si aggiungono ai 13,5 milioni già concessi a seguito dell’emanazione del bando di marzo 2023, per cui la Regione avrà a disposizione 36,2 milioni di euro”: la notizia di rilevante importanza è stata comunicata dall’assessore all’Energia Andrea Maria Antonini nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Palazzo Raffaello (Ancona) con la partecipazione dell’assessore ai Trasporti Goffredo Brandoni e dei rappresentanti delle aziende i cui progetti verranno finanziati (Tonino Tonti per Esdigis 4U, Giovanni Gasparini per RTI Renco Spa (capofila) e Federico Ferrini per Energie Techfem).
Alle Marche, da gennaio 2023, è stata attribuita l’attuazione della misura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rivolta a sostenere, sperimentalmente nelle aree industriali dismesse, la produzione di idrogeno verde e quindi di impianti di idrogeno alimentati da energia elettrica da fonte rinnovabile. A queste risorse, che sarebbero state sufficienti per finanziare il primo progetto in graduatoria e parte del secondo, si sono aggiunte quelle del Decreto del MASE per 8,76 milioni e quelle del MEF per ulteriori 14 milioni.
I tre siti di produzioni di idrogeno verde saranno dislocati in tre aree industriali dismesse, distribuite in modo omogeneo sul territorio regionale: Hydrogen valley - Marche Nord (Energie Techfem) nell’Area industriale di Bellocchi di Fano (PU), Hydrogen valley - Marche Centro (RTI Renco) nell’ Area industriale “ex Montedison” nel Comune di Falconara Marittima (AN) e Hydrogen valley - Marche Sud (Esdigis 4U) nell’Area industriale “ex CPM” nel Comune di Offida (AP).
I siti e tutti i progetti, individuati grazie all’emanazione del bando regionale di finanziamento specifico nella primavera 2023, sono di elevata qualità come dimostra il fatto che nella graduatoria nazionale approvata con il Decreto del MASE si collocano nelle prime posizioni. “La produzione dell’idrogeno verde avrà un impatto importante non solo nella decarbonizzazione, ma anche sul trasporto pubblico locale – ha sottolineato l’assessore Brandoni - un settore colpito dalla pandemia prima e poi dalla crisi energetica con importanti aumenti dei costi dei carburanti, e nel settore cantieristica navale”.
Il valore aggiunto si concretizzerà non solo nella decarbonizzazione dell’economia, avviando quel processo di graduale riconversione del settore industriale e del trasporto dall’uso della fonte fossile alla rinnovabile, ma anche nella possibilità di riqualificare aree del territorio da lungo tempo degradate, abbandonate e inquinate e di promuovere l’innovazione tecnologica, favorendo lo sviluppo di una filiera locale per l’idrogeno. “I risultati dovranno essere raggiunti entro il 30 giugno 2026: una sfida non semplice, che necessita di un grande sostegno e capacità da parte di tutti gli attori coinvolti: Stato, Regione, Enti Locali, Imprese” ha ribadito Antonini.
La Regione Marche concorre, in questo modo, al perseguimento del Target PNRR di dotare l’Italia entro il 30 giugno 2026 di almeno 10 progetti di produzione di idrogeno della capacità media di 1 - 5 MW, nel contesto della più ampia strategia europea dell’Idrogeno per un Europa climaticamente neutra entro il 2050. La Strategia europea dell’Idrogeno prevede, infatti, tre fasi: entro il 2024 raggiungere l’obiettivo UE dei 6 GW di capacità di elettrolizzatori e 1 milione di tonnellate di idrogeno verde; entro il 2030 raggiungere l’obiettivo 40 GW di capacità di elettrolizzatori e 10 milioni di tonnellate di idrogeno verde ed e entro il 2050 un quarto dell’elettricità rinnovabile dell’UE dovrà essere destinata alla produzione di idrogeno.