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27/10/1999

L.R. N.46/95 - PROMOZIONE DELLE POLITICHE GIOVANILI: OBIETTIVO RAGGIUNTO

“E’ l’unica legge in Italia sulla promozione delle politiche giovanili che ha effettivamente funzionato.” E’ il commento soddisfatto dell’assessore regionale, Gino Troli, sullo stato di attuazione della legge regionale 46/95 “Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore dei giovani e degli adolescenti”, la cui relazione è stata trasmessa per la dovuta informativa dalla Giunta al Consiglio regionale. “Al terzo anno di applicazione – ha spiegato l’assessore alle politiche giovanili - attraverso una accresciuta attenzione sul territorio regionale, una più diffusa cultura e conoscenza delle esigenze dei giovani e una maggiore sensibilità dei vari livelli istituzionali, si possono dire raggiunti i due principali obiettivi: la promozione delle condizioni per favorire lo sviluppo e il benessere dei giovani e la valorizzazione delle forme associative per la partecipazione e l’integrazione dei giovani nella vita delle comunità locali. Lo stato di attuazione è stato largamente condiviso dall’Osservatorio regionale sulla condizione giovanile e adolescenziale e dal Coordinamento regionale degli Informagiovani. Del resto la piena operatività delle legge è dimostrata oltre che dai contenuti di qualità dei progetti anche dall’utilizzo delle risorse: nel ‘98 sono stati ripartiti dalla Regione Marche tutte i fondi a disposizione del programma triennale - circa 1 miliardo e mezzo- e le amministrazioni provinciali li hanno interamente impiegati per progetti di qualità. Significativa in questo senso è stata la scelta, attraverso una modifica della legge, di delegare alle Province la concessione dei finanziamenti ed anche un ruolo di coordinamento sulla progettazione degli interventi. I Comuni, da parte loro, hanno applicato pienamente gli indirizzi e i criteri della legge e, attraverso forme associative tra gli stessi comuni, è stato possibile garantire interventi più organici e mirati, creando nel contempo un sistema in rete che è molto importante dal punto di vista dell’esperienza e della migliore operatività. Quello dell’aggregazione degli enti locali, è un dato davvero rappresentativo della maggiore presa di coscienza del “problema giovani” da parte delle istituzioni: per esempio in Provincia di Ascoli Piceno sono stati 9 i progetti ammessi presentati dai comuni associati (due in più rispetto al 97) e tre in più i comuni che nel ‘98 hanno presentato per la prima volta progetti in base alla L.R. 46/95. Con la realizzazione dei progetti si avvierà la costituzione di tre nuovi centri di aggregazione e si potranno completare gli altri 34 già attivati. Significativo è anche il dato di Pesaro, dove addirittura sono in numero maggiore i progetti in forma associata (13 ammessi) rispetto a quelli dei singoli comuni (11). Ad Ancona è emerso il ruolo di coordinamento e di assistenza svolto dalla Provincia per la definizione dei progetti comunali (24 ammessi su 49, di cui 5 in forma associata che comprendono delle macroaree con più di 10 comuni). Si tratta di interventi finalizzati alle iniziative per la promozione di una cultura giovanile e per attività di tipo aggregativo. Anche a Macerata sono stati ammessi 24 progetti di cui 5 in forma associata. ” Se si analizza la quantità dei progetti presentati dai comuni, si disegna una mappa che comprende l’intero territorio marchigiano, con un notevole indice di diffusione e una omogeneità che caratterizza le diverse aree regionali. Alla provincia di Ancona sono stati concessi dalla Regione 463 milioni, i progetti ammessi sono stati 19 di comuni singoli, mentre 5 in forma associata per altrettante macroaree (Ancona, Falconara, Jesi, Osimo, Senigallia) comprendenti 30 comuni. Alla Provincia di Ascoli Piceno 391 i milioni concessi; i progetti ammessi sono 34 di comuni singoli e 9 progetti di comuni associati (41 in totale) . A Macerata (212 milioni) 19 i comuni singoli e 5 associati per un totale di 212 milioni. A Pesaro (372 milioni) 11 progetti di comuni singoli e 13 di comuni associati (43 in tutto).