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10/07/2013

SPACCA INCONTRA IL MINISTRO CANCELLIERI. CARCERE E TRIBUNALE DI CAMERINO, ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI GIUDIZIARI NELLE MARCHE

Realizzazione del nuovo carcere e mantenimento del Tribunale: queste le richieste che il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha rivolto oggi al ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri nel corso di un incontro, presente il sindaco di Camerino Dario Conti, in merito alle questioni aperte nel Comune e più in generale alla distribuzione delle strutture giudiziarie sul territorio regionale. Spacca ha sottolineato l’importanza che sia il carcere sia il Tribunale rivestono per una comunità che ha visto negli ultimi dieci anni una drastica riduzione di attività in seguito al terremoto del 1997. “La soppressione del Tribunale e la mancata costruzione del nuovo carcere – ha detto Spacca – sarebbero un duro colpo per l’entroterra appenninico della nostra regione, progressivamente spogliato di funzioni amministrative in una regione, le Marche, dove è già scarsa la presenza di uffici decentrati dello Stato. In linea generale, anche in merito alle sezioni distaccate dei Tribunali, è auspicabile una più attenta redistribuzione territoriale, che non penalizzi l’entroterra e non concentri tutti i servizi esclusivamente sulla fascia costiera”. Il nuovo carcere, per iniziare. Spacca ha espresso la preoccupazione del governo regionale e della comunità di Camerino per la mancata previsione, nel piano carceri, di nuove strutture, inclusa quella di Camerino che pure può contare sulla disponibilità di un’area, su una progettazione già avviata, oltre che sulla piena condivisione della comunità interessata. “La realizzazione del nuovo carcere – ha detto questa mattina il presidente Spacca al ministro – è un’esigenza particolarmente sentita nelle Marche. L’attuale istituto, infatti, è ospitato all’interno dell’ex convento duecentesco di San Francesco, in pieno centro storico, ed è diventato quindi ormai inadeguato ed insufficiente ad ospitare i detenuti. La nuova struttura contribuirebbe ad attenuare i disagi di una popolazione penitenziaria presente in regione in misura superiore alla capienza dei plessi attualmente esistenti. Le Marche potranno quindi offrire un adeguato contributo alla soluzione del sovraffollamento carcerario. Il nuovo istituto, inoltre, andrà ad incidere in modo significativo nel tessuto economico e occupazionale della città e potrà rappresentare un’occasione importante di lavoro in questo momento di particolare difficoltà”. Al centro dell’incontro, anche il futuro del Tribunale di Camerino. Spacca ha espresso l’esigenza che la nuova geografia giudiziaria venga ripensata. Il D.Lgs. 7 settembre 2012, n. 155, infatti, ha sì ridotto il numero dei tribunali soppressi da 37 a 31, salvando le sedi nelle aree a forte presenza di criminalità organizzata, ma ha mantenuto il taglio nelle Marche dei Tribunali e le relative Procure di Urbino e Camerino, oltre a otto sezioni staccate. Ma mentre per Urbino, pochi giorni fa, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del decreto, per Camerino permane la previsione di soppressione. E’ stato ricordato al ministro Cancellieri che Camerino ospita una delle più antiche università italiane, in particolare la facoltà di Giurisprudenza, e che il territorio attualmente ricompreso nel proprio circondario, quasi esclusivamente montano, è assai esteso: 22 Comuni e una superficie di oltre 1.300 Kmq, pari a circa la metà della superficie dell’intera provincia di Macerata. “La popolazione residente – ha inoltre detto Spacca - è caratterizzata da una particolare dispersione e da una rilevante presenza di ultra 65enni, in percentuali sensibilmente maggiori rispetto alla media della Regione Marche. In questo contesto il Tribunale di Camerino è stato fino ad oggi in grado di offrire una risposta efficace alle esigenze di giustizia dei cittadini, in tempi brevi e inferiori alla media nazionale. Tutto questo all’insegna della massima efficienza: in termini di spesa questo Tribunale è il presidio meno costoso tra quelli con meno di dieci magistrati”. E’ stato infine sollecitato il rafforzamento del personale dell’amministrazione penitenziaria nelle Marche, in particolare di quello della Polizia penitenziaria, oggi in sottonumero rispetto alle necessità. Da parte sua, il ministro Cancellieri ha assicurato la massima attenzione e tutto il proprio impegno per le questioni sollevate.