Non solo pulizia della casa o cura per ligiene della persona, ma sapersi orientare anche nel contesto sociale, sanitario e culturale dellassistito, riconoscere le diverse esigenze, avere competenze nutrizionali, sapersi muovere nella rete dei servizi alla persona per garantire il disbrigo di pratiche burocratiche. E questo, in sintesi, il profilo della badante professionista.
Per acquisire tali professionalita`, gli assistenti familiari o piu` comunemente badanti potranno tra breve frequentare un corso di formazione specifico. La giunta regionale, infatti, su proposta dellassessore alla Formazione-Istruzione- Pari Opportunita`, Stefania Benatti, ha approvato il profilo professionale e formativo dellAssistente familiare individuandone il percorso e le modalita` di rilascio della certificazione.
E un provvedimento spiega Stefania Benatti apparentemente molto semplice nei contenuti ma che puo` moltiplicare gli effetti positivi, rispondendo ad esigenze concrete e quotidiane, tutte meritevoli di trovare risposta: in primo luogo alle donne,giovani e adulte, in gran parte straniere, sia in termini di qualificazione lavorativa che di integrazione sociale e non meno importante, una risposta alle famiglie che richiedono sempre piu` capacita` professionali e affidabilita` alle persone che vivono gran parte della giornata con un loro congiunto.
Con la recente deliberazione e` stato innanzitutto definito il profilo professionale dellassistente familiare, cioe` un operatore che si prende cura della persona non autosufficiente (anziana o disabile non anziana) a sostegno dei familiari, contribuendo a promuoverne lautonomia e il benessere psico-fisico, in funzione dei bisogni e del suo contesto di riferimento: svolge attivita` di assistenza diretta nella routine quotidiana e si occupa della pulizia della casa. Inoltre lassistente familiare deve sapersi relazionare con la rete dei servizi territoriali , pubblici e privati, per facilitare laccesso a tali servizi alle persone assistite non autonome.
In particolare, chi vorra` acquisire tale qualificazione e il conseguente attestato di professionalita` dovra` frequentare corsi per una durata standard di 100 ore. Per il rilascio di una semplice certificazione di competenza sara` invece sufficiente la frequenza di 20 ore di corso.
Non ce` bisogno di avere conoscenze pregresse,ma come requisiti di accesso ai percorsi formativi viene richiesta la conoscenza della lingua italiana, sia parlata che scritta, la maggiore eta` e il permesso di soggiorno.
Alle Province, in collaborazione con gli Ambiti territoriali, spettera` progettare i percorsi formativi e realizzare un manuale plurilingue a disposizione delle famiglie e delle assistenti familiari sugli interventi di cura della persona. Presso i Centri provinciali per limpiego sara` poi a disposizione un elenco delle assistenti familiari con specifica certificazione di competenza. Le famiglie, inoltre, che si trovano ad affrontare il problema di un congiunto da assistere, potranno trovare un supporto psico-sociale negli Uffici di Promozione Sociale, presso gli Ambiti territoriali. ( ade)
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