“Esprimo la mia totale solidarietà al consigliere dei democratici Ugo Ascoli per lo spiacevole episodio accaduto nel corso dell’audizione con il mondo produttivo marchigiano in terza commissione.
Ha fatto bene Ascoli a stigmatizzare – assentandosi dall’aula della Commissione – le parole pronunciate da un qualificato esponente del mondo economico contro mussulmani ed ebrei. Queste opinioni aberranti sul controllo della manodopera non potevano passare sotto silenzio e comunque sono la dimostrazione che anche nella società marchigiana esistono sintomi gravi e preoccupanti che un certo tipo di razzismo rischia di trovare terreno fertile. Uno dei principi alla base della nostra democrazia costituzionale è quello che nessuno può essere escluso od emarginato per motivi di professione religiosa. A maggior ragione questo caposaldo va applicato verso gli immigrati, di qualsiasi provenienza geografica.
Le Marche sono sempre state e debbono rimanere terra aperta all’integrazione e all’accoglienza sul piano culturale, etnico e religioso. Il futuro sarà sempre più caratterizzato dall’immigrazione, che rimane una risorsa forte per lo sviluppo e non un problema su cui stimolare pericolosi istinti emotivi che ci porterebbero indietro nel tempo.”
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