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04/10/2000

RAFFINERIA API - LA REGIONE SCRIVE AL MINISTERO: “MODIFICARE I LIMITI DI EMISSIONE DELL’IMPIANTO IGCC”

Nel corso della consueta seduta settimanale della giunta regionale, l’assessore all’Ambiente, Roberto Ottaviani, con una comunicazione, ha portato all’attenzione dell’esecutivo la necessità di richiedere al Ministero dell’Industria la modifica dei limiti di emissione dell’impianto IGCC della raffineria Api di Falconara, in relazione al sistema di abbattimento degli ossidi di azoto (denominato DeNox), delle emissioni di ammoniaca e metalli pesanti. Nella lettera della giunta regionale al Ministero, pienamente concordata nei contenuti con il Comune di Falconara e la Provincia di Ancona, si chiede formalmente “che, nell’ambito del sistema di abbattimento autorizzato dal Ministero - Progetto “Sicurezza Energia e Ambiente”, attualmente in fase di collaudo per la definitiva autorizzazione (prevista entro ottobre), siano specificatamente dettagliate tutte le prescrizioni, le indicazioni e i limiti che, a vario titolo, regolamentano e vincolano l’attività della raffineria, al fine di agevolare l’attività di controllo.” In premessa alla richiesta, la giunta regionale ha fatto presente allo stesso Ministero che, nella prima fase autorizzatoria del progetto, non sono stati individuati ulteriori limiti e prescrizioni alle emissioni, rispetto a quelli stabiliti nel 1994. “Quella di ridurre sostanzialmente i limiti massimi dell’ammoniaca e dei metalli pesanti sulle polveri emesse, è un’improrogabile esigenza – ha affermato Ottaviani- già emersa in sede di riunione tecnica congiunta (Regione, Comune, Provincia, ARPAM, Istituto Superiore di Sanità e raffineria API ) lo scorso 14 settembre. Pertanto, in seguito alle valutazioni espresse in tale riunione, nella quale sono stati esaminati tutti gli aspetti tecnici e ambientali connessi al sistema di abbattimento delle emissioni, abbiamo chiesto al Ministero che i limiti imposti al camino HRSG dell’Impianto IGCC per l’emissione di ammoniaca vengano definiti in 3 mg/Nmc. Tale limite si intende rispettato se la media delle concentrazioni nelle 24 ore è inferiore o uguale a tale parametro e se ciascun valore di concentrazione oraria non è superiore al 125% di tale limite. Per quanto riguarda poi i metalli pesanti derivanti da DeNoX, tenendo conto di quanto dichiarato dalla raffineria nella relazione tecnica, in cui si attesta che le polveri prodotte dall’impianto derivano solo da processi di combustione, dovranno essere fissati i limiti di emissione dopo una campagna di monitoraggio – a monte e a valle del DeNox- che dimostri gli effettivi apporti. Un’indagine che dovrà essere coordinata dall’ARPAM e dall’Ufficio Ambiente del Comune di Falconara. “ “In considerazione di ciò – conclude Ottaviani- abbiamo anche richiesto al Ministero che sia prescritta con cadenza annuale e in concomitanza con la fermata dell’impianto, la verifica dei livelli di efficienza e della vita residua del catalizzatore.” (ad’e)