Aiuto diretto ai ciechi pluriminorati e aiuto alle loro famiglie. Su queste due azioni, oltre che sull’integrazione sociale e professionale di questa fascia di persone pluridisabili, si fonda il programma degli interventi per il 2000 che la giunta regionale ha approvato nel corso dell’ultima seduta, su proposta dell’assessore ai servizi sociali , Marcello Secchiaroli.
Il programma è stato trasmesso al Dipartimento per gli Affari sociali per l’ammissione al finanziamento, in base alla legge 284/97 che delega alle Regioni l’istituzione di appositi centri o servizi di educazione permanente allo scopo di promuovere l’inserimento sociale, scolastico, lavorativo di persone prive della vista e con ulteriori minorazioni. Alle Regioni spetta anche la predisposizione di programmi pluriennali di attuazione degli interventi e, infatti, il programma approvato è la prosecuzione e l’ampliamento di un progetto, realizzato sin dal 98 con il cofinanziamento statale, che si propone di mantenere e potenziare il “Polo di riferimento regionale per ciechi pluriminorati, le loro famiglie ed i servizi territoriali.” Già nel biennio scorso la Regione Marche aveva affidato l’attuazione del progetto alla Lega del Filo d’Oro di Osimo che ne seguirà la gestione complessiva anche per il 2000.
“L’attività svolta dalla Lega del Filo d’Oro, sia come associazione, sia come Polo di riferimento regionale – ha affermato l’assessore Marcello Secchiaroli- non ha bisogno di commenti. Tutti sanno che non è solo una struttura di riferimento regionale, ma un modello nazionale per l’attività di riabilitazione socio-sanitaria delle persone pluriminorate psicosensoriali. Aver quindi affidato all’associazione osimana l’attuazione anche del programma 2000, è una garanzia per il conseguimento non solo dell’obiettivo principale - assicurare una qualità di vita più adeguata alla persona cieca pluriminorata, attraverso progetti individualizzati- ma anche di quello, non meno importante, di formare operatori che siano in grado di diventare per questa fascia di persone e per le loro famiglie un punto di riferimento, una volta concluso il programma residenziale nella struttura. Il rischio, infatti, per questa multiproblematica fascia di popolazione – ha aggiunto Secchiaroli- è, purtroppo, il grave isolamento, determinato anche da una mancanza di informazione sui servizi. Per questo, gli interventi del programma regionale si collocano nell’ambito della rete dei servizi esistenti, mettendo a disposizione competenze ed informazioni, attività di orientamento e consulenza, al fine di rendere maggiormente fruibili tali risorse. Tali modalità di intervento hanno permesso già di ottenere risultati importanti negli anni scorsi e di individuare fattori comuni su cui intervenire con iniziative mirate che , dopo un’adeguata fase sperimentale, possono diventare modelli di intervento replicabili.”
In particolare, il programma per l’anno 2000 che comporterà una spesa di 515 milioni, in parte finanziata dallO Stato e in parte sostenuta dalla stessa Lega del Filo d’Oro, si rivolge a 125 ciechi pluriminorati presenti nelle Marche, ma prioritariamente a quelli in età adulta che vivono, assieme alle loro famiglie, ancora maggiori difficoltà di integrazione. L’attività del Polo di riferimento regionale è dunque diretta ad approfondire la conoscenza dei bisogni, spesso eterogenei, partendo dalla valutazione della situazione individuale e familiare, a fornire interventi informativi e di supporto socio-educativo per aumentare il grado di autodeterminazione del disabile , a qualificare gli operatori e i servizi esistenti, a potenziare le reti di comunicazione tra le persone cieche pluriminorate , le famiglie e i servizi, anche attraverso l’insegnamento all’utilizzo di apparecchiature informatiche. In questo senso Internet è già stato fondamentale per la comunicazione diretta e quindi l’acquisizione di autonomia, in un’esperienza condotta con sei ciechi pluriminorati, tanto da costituire un modello di intervento specifico. (ad’e)
|