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18/07/2014

L’ASSESSORE ALLE POLITICHE COMUNITARIE PAOLA GIORGI COMMENTA IL POR – FESR: “ATTO STRATEGICO PER LO SVILUPPO DELLA REGIONE GRAZIE ALL’AZIONE DI PARTENARIATO SUL TERRITORIO”

“Con l’approvazione del Piano organizzativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale ieri in aula – afferma l’assessore alle Politiche Comunitarie Paola Giorgi -, abbiamo un documento strategico di fondamentale importanza per il futuro della nostra regione. Il provvedimento, che ripartisce oltre 337 milioni di euro, ci detta le linee sulle quali dobbiamo muoverci in coerenza con gli obiettivi di Europa 2020 per le regioni più sviluppate d’Europa, gruppo di cui le Marche fanno parte, al fine di una crescita intelligente, sostenibile e solidale. Ritengo questo Por particolarmente autorevole perché è il frutto di un grande e approfondito lavoro di partenariato e di consultazioni con le categorie e le forze sociali. Abbiamo svolto oltre un anno di incontri già a partire dal luglio scorso, abbiamo dialogato con più di 4mila persone e abbiamo colto suggerimenti e consigli per un piano partecipato e calato sulle reali esigenze del territorio. I molteplici livelli di dibattitto e concertazione sussidiaria danno concreta attuazione alle programmazione europea e la rendono ricca di contenuti dal punto di vista strategico. Grazie agli incontri in cui abbiamo spiegato i tempi e i regolamenti europei, siamo riusciti a cucire la programmazione europea sulla Regione e abbiamo vissuto un momento di reale vicinanza dei cittadini all’Europa. Sei gli obiettivi principali nella ripartizione delle risorse, in base agli indirizzi dettati dall’Ue, ma che coincidono decisamente con le necessità regionali: ricerca sviluppo e innovazione; agenda digitale; competitività dei sistemi produttivi; energia sostenibile e qualità della vita; clima e rischi, tutela dell’ambiente e valorizzazione. La scelta inoltre , anche per la nuova programmazione, di dotarsi di un’unica Autorità di gestione per le risorse, testimonia la volontà dell’amministrazione regionale di assicurare l’integrazione strategica e l’attuazione coordinata del FESR e del Fondo Sociale Europeo pur mantenendo distinte le mission di ciascun fondo, per meglio preservarle. L’intento è sempre quello di massimizzare le ricadute delle politiche sul territorio e in particolare: il rafforzamento delle competenze nei settori di specializzazione regionale intelligente (es. laboratori, reti ICT, ecc.) e in altri ambiti strategici per lo sviluppo del sistema (comparto energetico, turismo e cultura, ecc.), lo sviluppo occupazionale e produttivo nelle aree di crisi, il consolidamento delle imprese attraverso il sostegno al ricambio generazionale. La complementarietà tra i due fondi ha contribuito a delineare l’approccio territoriale della Regione Marche che, nelle aree interne ma soprattutto nei contesti urbani, punterà a migliorare la qualità di vita delle popolazioni agendo sia sulle condizioni fisiche tramite il FESR (qualità dell’aria, efficienza delle reti di trasporto, stato di conservazione e fruibilità del patrimonio, ecc.) sia sui servizi tramite l’FSE (accessibilità delle prestazioni sociosanitarie e dei servizi di cura, ecc.)”.