“Un necessario approfondimento in merito alle risorse disponibili per la ricostruzione del Ponte di Colbuccaro” viene proposto dall’assessore alle Infrastrutture, Paola Giorgi, a seguito di alcune interpretazioni apparse sulla stampa e relative ai vincoli del Patto di stabilità che possono ostacolare la realizzazione dell’opera. Lo scopo è quello di “chiarire inesattezze e superare preoccupazioni che ne possano scaturire”.
“La Giunta regionale – ricorda l’assessore - ha deliberato lo stanziamento di 2.200.000,00 euro, con carattere di priorità concessa all’intervento, nell’ambito del programma a favore delle Marche, finanziato dallo Stato, a integrazione dei fondi già precedentemente erogati per gli eventi alluvionali del marzo 2011. Lo stanziamento va a integrare il precedente di 777 mila euro. Questi ultimi fondi sono stati stanziati dal dipartimento della Protezione Civile per l’adeguamento sismico dell’infrastruttura. Sono disponibili in Regione per l’erogazione alla Provincia di Macerata, ma non sono stati liquidati, su richiesta dello stesso Ente, in quanto impossibilitato a spenderli per i vincoli del Patto di Stabilità. La Regione Marche ha attivato immediatamente percorsi per poter superare l'ostacolo del Patto di stabilità e permettere alla Provincia l'avvio dei lavori. Il presidente Spacca ha chiesto che, nel contesto della dichiarazione dello stato di emergenza e successiva ordinanza, relativo agli eventi del mese di novembre 2013 - atto in previsione per il primo Consiglio dei ministri che verrà convocato nel 2014 - venga autorizzata la deroga al Patto di stabilità specificamente per il trasferimento alla Provincia di Macerata dei 777 mila euro destinati al Ponte di Colbuccaro. Altra strada percorsa dalla Regione, nel contesto del risarcimento per i danni degli ultimi eventi alluvionali (risarcimenti che si prevedono di quantità inferiore rispetto ai danni rilevati dalla Protezione civile regionale), è quella della compensazione attraverso una deroga al Patto di stabilità per 50 milioni di euro che la Regione potrebbe verticalizzare, per permettere, poi, l’avvio di molti interventi sul territorio, Ponte di Colbuccaro incluso”.
Certo è che se la filiera istituzionale agisse univoca e con identica determinazione a tutti i livelli – conclude l’assessore - le soluzioni alle problematiche potrebbero percorrere strade più rapide”.
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