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11/05/2012

SALONE DEL LIBRO, LA PRESENTAZIONE DEI LIBRI E DEGLI AUTORI CHE RESTITUISCONO IL SENSO PROFONDO DELLE MARCHE

(TORINO) - Un programma incalzante vede la presentazione, all’interno dello spazio dedicato alle Marche, di testi di storia, arte, cultura, saggistica che sono stati pubblicati da case editrici regionali o scritti da famosi autori marchigiani ed esordienti qualificati. La Regione è presente con quaranta editori, trenta sono a carattere regionale e dieci di livello nazionale che hanno stampato libri di autori marchigiani. “L’editoria – ha sostenuto l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini - rappresenta un tassello importante dell’economia della Regione attorno a cui si sviluppa e vive la cultura marchigiana. È un settore che la Regione continua a tutelare e favorire per accrescere la ricchezza di tutta la comunità”. L’assessore, come prospettato a “Marche Libri” prima fiera dell’editoria regionale tenuta a Macerata, ha confermato il progetto di un consorzio di editori marchigiani: “Ci stiamo orientando verso l’idea di costituire un consorzio di editori, una rete di editori marchigiani che condividano esperienze ed esigenze”. Marcolini ha inoltre evidenziato quanto sia immenso il bisogno di libri, di letture, e di riflessione all’interno della società e in questo particolare contesto storico. È quindi importante la presenza al Salone internazionale del libro di Torino insieme con l’Assemblea legislativa delle Marche, un evento che “valorizza l’intensa attività editoriale prodotta nella regione e promuove le peculiarità culturali e le eccellenze del territorio”. LE PRESENTAZIONI La giornata ha visto la presentazione della pubblicazione “Parchi da Leggere”, un percorso storico fotografico sulle aree protette delle Marche raccontate dai poeti, narratori e fotografi che si sono ispirati alla natura per promuovere le bellezze naturalistiche. “Con questo libro fotografico è stata interpretata l’anima dei parchi e delle aree protette della nostra regione – ha commentato l’assessore – per trasmetterla al lettore. Tre anni di lavoro per il volume nato con l’obiettivo di far conoscere il territorio marchigiano e che ha coinvolto anche autori che non risiedono nelle Marche ma che vi sono legati. L’assessore Marcolini e Valentina Conti hanno poi presentato il volume “L’animale poetico” di Paolo Volponi e Valeriano Trubbiani, edito da Affinità elettive, un libro d’arte che include poesie inedite dello scrittore e poeta urbinate e disegni a tema di Trubbiani. “È la testimonianza – ha detto l’assessore – della genialità e creatività dei due artisti marchigiani. Entrambi gli autori intrecciano le loro creazioni con le Marche e il passaggio e il connubio di questi artisti straordinari restituisce il senso più profondo della nostra terra”. Giovani esordienti Per gli esordienti under 40, incontro con Andrea Sgariglia che con “Il ringraziamento” ha vinto, ex equo con Gaia Coltorti, il concorso Pagine Nuove come narrazioni più meritevoli. Il progetto è riservato agli ‘under 40’ delle Marche, è promosso dalla Biblioteca Planettiana di Jesi, dall’assessorato alla Cultura delle Marche e dal ministero alla Gioventù. “Under 40”, un primato per le Marche È dalla metà degli anni ’80, con le antologie Under 25 curate da Pier Vittorio Tondelli per le edizioni Transeuropa di Ancona, che le Marche sono al centro della scena editoriale nazionale per i giovani esordienti e la loro presenza nelle antologie e nei premi letterari nazionali. I tre volumi curati da Tondelli, Giovani blues, Belli e perversi e Papergang, hanno segnato una svolta epocale nel campo della narrativa italiana riaccendendo i riflettori su due generi che sembravano dimenticati dalla grande editoria, come le antologie e le opere prime. Tanti i nomi di scrittori usciti da quelle antologie: Gabriele Romagnoli, Silvia Ballestra, Andrea Canobbio, Romolo Bugaro, Andrea Mancinelli, Giuseppe Culicchia, solo per citarne alcuni. Un lavoro che l’editore di Transeuropa, Massimo Canalini, ha proseguito fino alla metà degli anni ’90, quando ha raggiunto il suo culmine con il libro d’esordio di Enrico Brizzi, Jack Frusciante è uscito dal gruppo, un libro che ha venduto più di un milione e mezzo di copie ed è considerato già un “piccolo classico” del secondo ‘900, una sorta di Giovane Holden italiano. Nella seconda metà degli anni ’90 il testimone di Transeuropa è stato raccolto dalla PeQuod, di Antonio Rizzo e Marco Monina, che ha proseguito in quell’attività di scouting, di ricerca. Negli ultimi dieci anni, il catalogo PeQuod è stato in Italia quello più “saccheggiato” dagli editori più grandi. Nella lista degli autori che hanno esordito con la casa editrice di Ancona: Diego De Silva, Giuseppe Genna, Mario Desiati, Andrea Bajani, Martino Gozzi, Andrea Scanzi, Michele Monina. “Oh mia patria, versi e canti dell’Italia unita”, l’antologia di Vanni Pierini L’assessore, insieme allo scrittore Umberto Piersanti, hanno presentato poi la rilettura di oltre due secoli di storia nazionale attraverso inni, poesie e canzoni dell’antologia “Oh mia patria” di Vanni Pierini, autore nato nelle Marche e pubblicato in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. “Grande silloge di materiali documentali raccolti e inquadrati – scrive nella prefazione Tullio De Mauro – Pierini offre letture piacevolmente sorprendenti, ma anche sollecita considerazioni di diverso ordine”. De Mauro continua: “La raccolta di Pierini ci permette di cogliere i moti “convettivi” di linguaggio e cultura che discendono dall’alto verso i ceti meno secolarizzati e da questi salgono verso l’alto o che da strati intermedi si diramano: poesie d’autore più o meno famose, canti popolari dialettali e non, le “canzonette”, cui mai abbastanza si penserà, documenti che tessono memorie collettive sulle vicende comuni e salienti delle popolazioni italiane. Per Vanni Pierini il ponderoso lavoro è un punto d’arrivo. Ma esso merita d’essere un punto di partenza, un riferimento per quanti sapranno e vorranno integrare la ricostruzione della nascita e degli sviluppi della società italiana unitaria tenendo conto non solo della dimensione delle diversità regionali, ma anche della dimensione “diastratica”, come dottamente dicono i linguisti: la dimensione delle diversità e interferenze tra i compositi strati della società”. E Raffaele Manica nell’introduzione: “Con sguardo insieme di storico politico e civile e di conoscitore di poesia – come testimoniano le sue introduzioni e i suoi cappelli – uno dei meriti non secolari di Vanni Pierini consiste nell’aver impostato le note con essenzialità e funzionalità, così che l’occhio del lettore possa con agio e con rapidità tornare a scorrere il testo, sempre al centro di ogni considerazione”. I brani di ogni capitolo sono ordinati in tre sezioni tematiche: Il racconto della storia; La questione sociale e il mondo del lavoro; Lo spirito del tempo. E’ organizzata in tre volumi – Nascita di una nazione, L’Italia règia, l’Italia Repubblicana. Infine, un viaggio nel cuore dell’Africa missionaria presentato dal giornalista Vincenzo Varagona in “Abba Marcello”, edizioni Paoline.