Un momento di confronto con la Regione Marche per illustrare la situazione della Multinazionale Maflow, (uno stabilimento ad Ascoli Piceno con 110 dipendenti), che sta attraversando la delicata fase di amministrazione straordinaria e della vendita dellAzienda.
A questo era finalizzato lincontro di ieri presso lassessorato regionale al Lavoro, tra il commissario straordinario Stefano Coen che sta gestendo questa fase, i dirigenti Mancinelli e Frittoli dello stabilimento di Ascoli Piceno, i rappresentanti sindacali di Filem CGIL, Femca Cisl e Uilcem UIL e RSU e gli assessori al Lavoro, Marco Luchetti e per i problemi del Piceno, Antonio Canzian.
LAzienda con stabilimenti anche a Trezzano (MI) e con importanti sedi anche in Brasile, Polonia , Francia, Spagna, e` leader nella produzione di tubi in gomma per impianti tecnologici, contando tra i maggiori clienti anche grandi case automobilistiche internazionali.
Nella riunione di ieri e` emersa da parte dei commissari la volonta` di collaborazione con le istituzioni e i sindacati. Purtroppo si registrano anche segnali non confortanti nello stabilimento lombardo, dal momento che su 330 dipendenti , 300 sono in cassa integrazione.
Soprattutto quello di ieri in Regione e` stato di un incontro a carattere informativo sulle prossime azioni da intraprendere per la vendita dellAzienda. Il Commissario ha infatti riferito agli assessori che dopo un primo tentativo di gara pubblica in cui non sono state registrate offerte congrue, ora si e` aperta la procedura di avviso pubblico per vendita a trattativa privata, autorizzata dal Ministero dello Sviluppo economico e che scadra` l11 giugno prossimo. A quella data si potranno valutare le migliori opportunita` per lAzienda e per il mantenimento dei livelli occupazionali, presupposto richiesto dai Sindacati anche sulla base degli standard qualitativi della produzione raggiunti dallo stabilimento ascolano
Gli assessori regionali Luchetti e Canzian, auspicando il buon esito della trattativa di vendita, hanno chiesto di essere aggiornati sullandamento delle procedure e sugli sviluppi della situazione, assicurando il massimo interesse e impegno per lo stabilimento ascolano e per il mantenimento dellutilizzo della manodopera italiana. (ade)
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