Senza scomodare la liberta` di stampa (ma ce ne sarebbe motivo), una sola parola basterebbe a definire la situazione che sta vivendo sulla propria pelle leditoria minore: iniquita`.
Nonostante le proclamate buone intenzioni del Governo di ripristinare le tariffe agevolate per le spedizioni postali di periodici -attraverso la recente legge di conversione del decreto-legge che dal 1 aprile ha di fatto cancellato e oscurato la possibilita` di informare da parte di quella che e` la voce piu` vicina alle comunita` - assistiamo ancora purtroppo alla paralisi del settore dell editoria locale. Che non riesce a far fronte ai costi di spedizione e si trova costretta a rinunciare anche alla stampa, con ricadute ovviamente negative anche sul settore grafico e tipografico.
Cio` che e` inaccettabile e` che venga colpito indiscriminatamente proprio il settore no profit, quello che per sopravvivere ha fatto finora salti mortali e che rischia cosi` di chiudere definitivamente, sottraendo alla comunita` regionale unattivita` di informazione puntuale, scambi culturali e sociali di grande valore che restituiscono precisamente lanima di una realta` viva e propositiva .
Contro questo provvedimento vessatorio- che si e` tradotto in aumenti che toccano il 120% di media e il 500% in alcuni casi - si sono alzate unanimi le proteste di tutte le forze politiche, comprese quelle della maggioranza, degli editori, dei sindacati di categoria, degli Ordini dei Giornalisti. Ma nulla sembra cambiare, se le Poste Italiane continuano ad applicare tariffe sproporzionate a chi per statuto non ha budget aziendali o ritorni economici: nella maggior parte dei casi infatti le copie sono spedite alle famiglie gratuitamente.
Tutto cio` mentre le grandi testate nazionali che fanno riferimento a potenti gruppi economici magari continuano a prendere lauti contributi dallo Stato perche` basati sulla logica dei parametri di vendita, mettendo a rischio cosi` i piccoli giornali che non possono contare ne` sugli introiti pubblicitari ne` su alte diffusioni.
A fronte di questo triste quadro, la Regione invece continua a credere alla validita` di questa attivita` di informazione, tanto che nellultimo anno attraverso la legge 51/97 Sostegno alleditoria - ha stanziato a favore dei periodici e altre iniziative editoriali circa 40 mila euro, su un totale di quasi 190 mila euro a favore di tutta linformazione locale. (ade)
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