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29/06/2005

SEMINARIO SUL TURISMO MARCHIGIANO.:L'INTERVENTO DELL'ASSESSORE AGOSTINI

ABBADIA DI FIASTRA Una riflessione sul turismo marchigiano, per rilanciare il settore con proposte condivise dagli enti locali, dagli operatori e dalle associazioni di categoria. Con questa finalita` la Regione ha chiamato il mondo economico, produttivo e istituzionale marchigiano a discutere e confrontarsi sulle scelte da operare nel corso della legislatura, nella suggestiva cornice delleremo dellAbbadia di Fiastra (Tolentino). Davanti a una sala gremitissima, lassessore Luciano Agostini, ha aperto i lavori con unanalisi sulle criticita` del turismo regionale. Istituzioni e territorio, ha esordito, temono che si stia arrestando il processo di crescita dellultimo decennio. Una sensazione che occorre contrastare con politiche mirate e sinergie tra gli enti. Agostini ha parlato di un eccessivo frazionamento di competenze amministrative e di organizzazione turistica sul territorio, sollecitando un maggiore coordinamento tra le istituzioni e gli operatori. Occorre finalizzare bene la spesa, evitando sovrapposizioni di ruoli. Alla Regione compete la programmazione, da concretizzare con azioni mirate e unorganizzazione flessibile. Non bastano le sole politiche di promozione; occorre potenziare anche quelle dellaccoglienza, per sostenere le imprese e dare concretezza alla destagionalizzazione del settore. Agostini ritiene che sia la Provincia lambito ottimale di riferimento territoriale: La Regione ha decentrato molte competenze, individuando, pero`, a volte, ambiti diversi per i differenti comparti delegati. Questo non ci ha aiutato a fare sistema. Occorre, allora, ridefinire gli ambiti o individuare efficaci strumenti di raccordo, tenendo presente che lintegrazione territoriale e` una prerogativa forte delle Province. I Sistemi turistici locali, ha ricordato Agostini, hanno svolto un ruolo importante e prezioso, ma devono, in questa fase, riconsiderare la propria funzione, troppo orientata alla promozione, spesso svolta anche da altri enti. Devono, invece, divenire strutture snelle, leggere, piu` orientate alle politiche di integrazione che contribuiscono a fare sistema e a creare unidentita`. Secondo Agostini, poi, va valorizzato il ruolo dei Comuni, soggetti prioritari e protagonisti, fortemente integrati col territorio, che possono svolgere funzioni burocratiche regionali, in stretta sussidiarieta` con la Regione. Lassessore ha poi auspicato una nuova legislazione regionale di settore, definendo il testo unico una necessita` da concretizzare: non un assemblaggio di leggi, ma una armonizzazione di contenuti e di risorse disponibili. Altra questione affrontata da Agostini e` stata quella dellAptr: Le Marche devono avere un soggetto, una societa`, unagenzia che faccia promozione. Si e` discusso molto della creazione di una societa` per linternazionalizzazione. Per concretizzarla, pero`, occorre che tutti gli enti coinvolti si mettano in discussione e si fondino in un unico organismo. Se questo non accadra`, sara` utile ridefinire il ruolo dellAptr, conferendole funzioni e prerogative nuove. Altri temi toccati da Agostini sono stati quelli del credito (Il turismo ha bisogno di forti investimenti, gli istituti devono attivare azioni finanziarie consone alle esigenze del territorio) e dellaccoglienza: Negli ultimi dieci anni, pubblico e privato, hanno investito oltre 150 milioni di euro nelle strutture agrituristiche. Bisogna continuare a sostenere la cultura imprenditoriale e agire di piu` sulla costa, che assorbe il 61% delle presenze turistiche. Secondo i dati resi noti durante il seminario, nel 2004, nelle Marche, gli arrivi sono cresciuti dell1,1%, mentre le presenze sono diminuite del 2,7%. Gli italiani hanno animato l87% dei flussi, gli stranieri il restante 13%. La permanenza media dei turisti e` risultata di 7 giornate: il 65% trascorse nellextra alberghiero e il 35% nellalberghiero. Il fatturato globale ha raggiunto 1.723 milioni di euro (296 in valuta estera). r.p.