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23/02/2004

Politica di coesione: nuove prospettive per un’Europa allargata - D’AMBROSIO AL PRIMO FORUM DELLE COLLETTIVITA’ REGIONALI E LOCALI DI BRUXELLES

Il presidente della Regione Marche, Vito DAmbrosio, ha partecipato al primo Forum delle Organizzazioni delle collettivita` regionali e locali sulla politica di coesione e le nuove prospettive per unEuropa allargata. Il convegno si e` svolto a Bruxelles alla presenza del commissario Barnier, che ha presentato le conclusioni del terzo rapporto sulla coesione. DAmbrosio, intervenendo in veste di relatore del Comitato delle Regioni dEuropa sul tema al centro del dibattito, ha sottolineato in primo luogo due novita` del nuovo rapporto: il principio di solidarieta` applicato allinsieme dellUE allargata e lo spazio regionale che diviene il riferimento territoriale della politica regionale comunitaria della coesione. Prendo atto con favore ha poi aggiunto della scelta della Commissione di destinare lo 0,41% alla politica regionale anche se permane il tentativo di alcuni Stati di ridurre il proprio contributo finanziario. Per quanto riguarda la nuova architettura della politica di coesione dopo il 2006 la proposta del nuovo obiettivo 1(convergenza) e` condivisibile cosi` come quella del nuovo obiettivo 2 (competitivita` regionale e occupazione), che da` una buona collocazione alle regioni che escono dallobiettivo 1 per effetto naturale. E necessario che siano le Regioni gli attori principali sia nellelaborazione che nellattuazione di questa politica. Il nuovo obiettivo 3 riconosce alla cooperazione un ruolo importante nella coesione territoriale, vengono mantenute le dimensioni transnazionale, transfrontaliero e interregionale e le frontiere marittime vengono riconosciute come transfrontaliere. La riforma della politica di coesione mantiene i grandi principi (programmazione, partenariato, cofinanziamento e valutazione), compie unopera di semplificazione e utilizza un solo fondo per obiettivo. Anche la ripartizione finanziaria indicativa puo` essere accettata a condizione che la quota riguardante lobiettivo competitivita` regionale e occupazione non sia diminuita. DAmbrosio ha concluso lintervento elencando una serie di punti sui quali e` necessario fare maggiore chiarezza: come eleggere le regioni al futuro obiettivo della competitivita`, come rafforzare la dimensione regionale nel Fondo sociale Europeo, quali progetti prioritari scegliere nei trasporti , quale ruolo assegnare alle citta` nei diversi obiettivi, quale sara` la percentuale di finanziamento riservata nellObiettivo 2 alle regioni che escono per effetto naturale e, infine, quale sara` la quota tra le Regioni con meno del 75% e quelle che usciranno per effetto statistico.