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20/02/2004

RICORSO DELLA REGIONE CONTRO LA LEGGE FINANZIARIA 2004

La Regione Marche ha presentato ricorso alla Corte costituzionale contro la legge finanziaria dello Stato. La Giunta regionale ha impugnato una serie di commi dellarticolo 3 e dellarticolo 4 della legge 350/03 (Finanziaria 2004), che pongono limiti alle assunzioni di personale, disciplinano il condono edilizio e, soprattutto, dettano norme sullindebitamento degli Enti locali e delle Regioni. Secondo la Regione, le ripercussioni sul bilancio di questultima disposizione, in particolare, sono gravi. Infatti alcuni investimenti, come i trasferimenti in conto capitale a favore dei privati, non possono piu` essere finanziati con un indebitamento. Cio` implica che tutte le spese relative a contributi in conto capitale alle imprese, alle famiglie, alle associazioni, non vanno sostenute se prevedono un indebitamento. Lo stesso vale per la quasi totalita` dei cofinanziamenti regionali di programmi comunitari. Queste norme hanno un impatto improvviso, e secondo la Regione, dirompente e non governabile sugli equilibri dei bilanci regionali: I ristretti margini di autofinanziamento delle Regioni impongono che la quasi totalita` delle spese di investimento siano finanziate con lindebitamento. Se le disposizioni non verranno cambiate, molte spese regionali, private della copertura finanziaria, risulteranno illegittime. La legge finanziaria, su tale aspetto, responsabilizza anche gli istituti di credito e la Banca dItalia. Di fatto, oltre che illegittimo, diventa pure impraticabile il finanziamento, con lindebitamento, degli altri investimenti non vincolati, in quanto leventuale deficit non potra` essere coperto con uno specifico indebitamento. La Giunta regionale delle Marche chiede al governo di rinviare con urgenza la normativa, ricercando unintesa con le Regioni, attraverso uno dei provvedimenti in fase di conversione al Parlamento. Il ricorso alla Consulta e` stato affidato allavvocato Stefano Grassi di Roma, nel corso di una seduta pomeridiana, e straordinaria, dellesecutivo.