La Regione Marche ha "consegnato" ai Comuni di Fermo e Porto San Giorgio l''impianto di depurazione di Salvano.
Nella sede della Giunta regionale di Ancona, il presidente della Regione, Vito D''Ambrosio; il presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Pietro Colonnella; Luigi Bellesi, dell''Ambito territoriale ottimale (Ato) n.5; i sindaci di Fermo, Saturnino Di Ruscio, e di Porto San Giorgio, Claudio Brignocchi, hanno stipulato un Accordo di programma che assegna, ai due Comuni, la gestione del depuratore e, all''Ato, l'adeguamento dell''impianto.
A seguito del conferimento della Regione, i Comuni si impegnano a conferire i reflui necessari ad avviare l''impianto e a gestirlo per un anno, nel rispetto delle previsioni progettuali. Chiederanno, inoltre, alla Provincia di Ascoli l''autorizzazione allo scarico.
L''Ato si impegna ad affidare l''impianto al gestore del servizio idrico integrato, dopo l''anno di avviamento e gestione da parte dei Comuni di Fermo e Porto San Giorgio. Si impegna anche ad adeguare la struttura di Salvano alla normativa in vigore, attingendo dai fondi disponibili.
La Regione, infine, trasferisce ai Comuni 400 mila euro a titolo di contributo per l''avviamento e la gestione del primo anno. Faranno carico, sempre alla Regione, gli oneri connessi a eventuali difetti di costruzione dell''impianto, nell''anno di avviamento affidato alle amministrazioni comunali.
Soddisfazione per la stipula dell''accordo è stata espressa sia dal presidente D''Ambrosio, che dall''assessore regionale ai Lavori Pubblici, Giulio Silenzi.
"La Regione - ha sottolineato il presidente - ha accelerato tutte le fasi amministrative, per consentire la funzionalità dell''impianto e assegnarne la gestione agli enti locali. Una struttura molto attesa, che ora può avviare il funzionamento, contribuendo al miglioramento della qualità di vita dei centri interessati".
Anche per i sindaci Di Ruscio e Brignocchi, con la stipula dell''accordo, si chiude una vicenda aperta da lungo tempo. L''impianto soddisfa un bacino di utenza di 40 mila persone, razionalizzando lo smaltimento dei reflui nel rispetto dell''ambiente.
La stipula, hanno ribadito, testimonia la capacità degli enti locali e della Regione di giungere a una sintesi condivisa, favorendo, in particolare, la risoluzione dei problemi di Porto San Giorgio.
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