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07/04/2003

D’AMBROSIO RISPONDE ALLA BIANCONI: LE CIFRE CHE AVETE DATO SUL BILANCIO NON SONO GIUSTE. DISPONIBILITA’ AL CONFRONTO.

“Forza Italia è in campagna elettorale. Non solo l’affermazione della Bianconi ‘ci candidiamo a governare questa regione’ lo fa intendere, ma ne sono una prova le argomentazioni utilizzate al Convegno di sabato." Ha dichiarato il presidente della giunta Vito D''Ambrosio. "Il terreno d’attacco è la politica di bilancio e le tasse. E... si danno i numeri. Un deficit, si dice, di 2.700 miliardi di vecchie lire, a cui si aggiungerebbero altri 987 milioni di euro. Le cose non stanno così. Come si sono ricavate queste cifre? L’indebitamento complessivo, come risulta nei documenti contabili, è di 1.155 milioni di euro, peraltro contabilizzabili a 830 ai fini della capacità di indebitamento. Certo, non è il bilancio che volevamo, ma è inconfutabile che il Governo Berlusconi stia strozzando Regioni e Enti locali. Non siamo noi a dirlo, c’è ormai un movimento che accomuna tutte le Regioni, al di là della maggioranza che esprimono, visto che mancano all’appello almeno 3,2 miliardi di euro, un buon 30%, necessari per gestire le funzioni trasferite. C’è poi il problema più generale del federalismo fiscale. Il Governo ignora il dettato del Titolo V della Costituzione, che affida potestà legislativa alle Regioni, interferendo unilateralmente in materia fiscale, come nel caso dell’IRAP e della tassa automobilistica. Non si può che essere d’accordo con il presidente Ciampi, che ha detto che non c’è federalismo senza una accurata politica fiscale. Quanto alla Sanità, la Regione ha scelto di preservare un adeguato livello di servizi. Scelta non facile da percorrere visto che, anche qui, dobbiamo fare i conti con insufficienti finanziamenti al settore, a cui vanno a sommarsi ulteriori risorse che le Marche devono incassare per precedenti annualità. E, ogni ritardo di liquidità fa aumentare gli oneri finanziari che sono a totale carico della Regione. La Bianconi propone un Tavolo per una discussioni a 360 gradi con la maggioranza, invitandomi a scendere “dall’Olimpo dorato”? Nessun Olimpo, però dispiace spiegare a una senatrice della Repubblica che le Istituzioni hanno loro logiche, che vanno rispettate. La richiesta può essere rivolta ai suoi omologhi dei partiti di maggioranza. Oppure, può essere oggetto di discussione nel Consiglio regionale, da parte degli uomini del Polo. Insomma, in politica, come nelle Istituzioni, è bene non fare confusioni. Se invece dietro alla proposta, al di là di “chi si incontra” e “dove”, c’è uno spirito costruttivo, per aiutare la nuova stagione, che stanno vivendo le Regioni, credo che si possano creare le condizioni per un confronto costruttivo.”