Modificare le opinioni sul fumo, percepito più come “costume” che come fattore di rischio, incentivare a smettere, ridurre le motivazioni ad iniziare a fumare tra i giovani. Sono gli importanti obiettivi che si pone il progetto-concorso rivolto alle scuole secondarie superiori, promosso da Regione Marche (Dipartimento Servizi alla Persona e alla Comunità) e Ufficio Scolastico regionale- Direzione generale, nell’ambito della Giornata mondiale per la lotta al tabagismo del 31 maggio.
Ma tra le finalità del progetto orientate alla prevenzione, ve n’è anche un’altra importante: valutato che i comportamenti prescrittivi (divieti di fumo) non sono risultati strategie efficaci, lasciare allora che siano i giovani a trovare le forme, i linguaggi e i mezzi più immediati della libera creatività, per contrastare la diffusione di un fenomeno che vede le Marche sopra la media nazionale per numero di fumatori.
“La prevenzione è fondamentale - ha affermato l’assessore all’Istruzione e ai Servizi sociali, Marcello Secchiaroli- così come la consapevolezza dei rischi e la riflessione sui motivi che inducono a fumare. E’ giusto, dunque, cominciare un cammino proprio con le scuole e con i giovani. Abbiamo trovato entusiasmo sulla formula del concorso a premi e voglia di collaborare da parte dell’Ufficio Scolastico regionale, un buon punto di partenza per la riuscita. “ “Anche perché – ha proseguito Secchiaroli- non si tratta di un progetto preconfezionato, ma avrà le caratteristiche di un percorso per far crescere insieme gli studenti, coinvolti in un’operazione di utilità sociale: un reciproco scambio di vantaggi per la Regione e per la Scuola. Infatti saranno gli stessi alunni a rilevare tra i coetanei delle scuole i dati dell’indagine. Ciò permetterà una riflessione approfondita da parte dei ragazzi sulle cause che inducono a fumare e, nello stesso tempo, consentirà alla Regione di disporre di informazioni utilissime per programmare interventi.” Un progetto articolato, dunque, al quale ha aderito anche la Provincia di Pesaro, che è inserito nel Piano di Offerta Formativa 2002 – 2003 e inizierà dal prossimo anno scolastico, per concludersi con un concorso che premierà gli autori dei migliori lavori. In particolare, il progetto è rivolto alle scuole ad indirizzo artistico e socio-pedagogico e prevede sia la creazione di un logo antifumo, un opuscolo informativo, pagine web o Cd-Rom ; sia la raccolta di informazioni sulla percezione del fenomeno da parte dei giovani fumatori e non fumatori, soprattutto in relazione agli atteggiamenti ed ai comportamenti di consumo indotti dai mass-media, alle dinamiche di gruppo o ai luoghi di aggregazione e divertimento.
Come accennato, il progetto è ispirato alla “peer education”, cioè all’educazione tra pari che ha avuto risultati efficaci per altre tipologie di dipendenze da sostanze tossiche. In una prima fase, si tratterà di ascoltare le proposte informali dei giovani, dal loro punto di osservazione, con i loro linguaggi e le loro tecniche espressive; quindi gli studenti delle scuole ad indirizzo artistico saranno impegnati nella creazione di logo, opuscoli e pagine web, mentre quelli ad indirizzo socio-pedagogico svolgeranno l’indagine statistica per una ricognizione del fenomeno, la cui lettura epidemiologica e l’interpretazione vedrà la ollaborazione dell’Istituto Oncologico Marchigiano (IOM). (ad’e)
L’entità del fenomeno: i dati nazionali a confronto con quelli regionali
Marche tra le prime nel consumo; scende la percentuale degli ex fumatori
In Italia
A livello nazionale la percentuale di fumatori di sigarette, sigari o pipa, di età superiore ai 14 anni, è pari al 24,1% (ISTAT 2000), sostanzialmente invariata rispetto all’anno precedente. I fumatori italiani sono maschi per il 31,5%, in diminuzione rispetto al 1999, e femmine per il 17,2%, sostanzialmente stabile.
La classe di età in cui si fuma di più è per gli uomini quella tra i 25 e 34 anni (39%), mentre per le donne è quella 35-44 anni (27,7%). Naturalmente, il fumo di sigaretta (97,5%) prevale su sigari e pipa. Il 45% dei fumatori di sigarette fuma più di mezzo pacchetto al giorno (la media è 16,3 sigarette). Già a 18 anni oltre il 20% dei giovani fuma, e tra i 20-24 anni questa percentuale sale al 29,2% (ISTAT 2000).
Anche nelle Marche il fenomeno del tabagismo è molto diffuso.
In alcuni casi, per alcune fasce d’età e per numero di sigarette fumate, i dati ufficiali pongono la nostra regione tra le prime in Italia per entità del fenomeno e al di sopra della media nazionale. Siamo ad esempio la quarta regione per numero di fumatori (24,7%), e nelle fasce d’età 15-24 anni e 35-44 anni siamo decisamente al di sopra della media nazionale (rispettivamente 25,2% e 39% locali contro il 22,2% ed il 34,4% nazionali) (ISTAT 1997).
Il numero medio di sigarette fumate nella regione è nella media nazionale, mentre per quanto riguarda i giovani e gli adolescenti la regione si colloca al 5° posto nella statistica nazionale.
Superiore alla media nazionale (9,2%) è inoltre la percentuale dei fumatori di 15 anni e più che fumano oltre 20 sigarette al giorno (10,7%) con punte del 14,3% per i maschi (ISTAT 1997).
Interessanti i dati nazionali e regionali sugli ex-fumatori: la percentuale delle persone che hanno smesso di fumare è ormai stabilizzata tra il 19% ed il 20% dal 1993, e sta addirittura diminuendo sensibilmente rispetto al 1998 (19,8% nel 2000 contro il 21,4% del 1998).
Altro dato su cui riflettere è che il maggior numero di fumatori ha un età compresa tra i 15 ed i 54 anni, quindi sufficientemente scolarizzato e, si suppone, informato. Il dato diminuisce gradualmente fino al 9,5% per gli ultrasessantacinquenni.
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