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08/05/2002

Nuova proposta di legge della giunta regionale. DALLA PARTE DEI BAMBINI Sarà istituita la figura del Garante per l’Infanzia e l’adolescenza , molto più di un difensore civico dei diritti dei cittadini in minore età.

Stare sempre e comunque dalla parte dei bambini e difenderne i diritti. Sarà questa, in estrema sintesi, la funzione del Garante per l’Infanzia e l’adolescenza, la figura di cui è prevista l’istituzione nella proposta di legge recentemente approvata dalla giunta regionale, su iniziativa dell’assessore ai Servizi sociali, Marcello Secchiaroli. L’istituzione del Garante dell’Infanzia è uno degli obiettivi raccomandati dalla Convenzione Onu dei Diritti dell’Infanzia del 1989, rilanciato da diversi interventi legislativi tra i quali, la legge 285 del 1997 e sollecitato a livello europeo dal Parlamento, dalla Commissione, dal Consiglio d’Europa. “ Nonostante in questi ultimi anni – ha commentato l’assessore Marcello Secchiaroli- si registri una progressiva attenzione agli interessi individuali e collettivi dei minori, giustamente in preponderanza rispetto agli interessi degli adulti, vi è tuttavia l’esigenza di una figura di rappresentazione attiva dei bambini, che assicuri il controllo indipendente e imparziale delle norme sui diritti e a tutela dei minori, che garantisca, appunto, l’interesse superiore del minore rispetto a tutte le decisioni che lo riguardano, siano esse di natura pubblica o privata, dei tribunali o degli organi legislativi. Un’altra funzione – ha spiegato l’assessore- oltre che di tutor e “ombudsman” dei bambini, sarà anche quella di ulteriore interlocutore e strumento operativo della rete dei servizi di sostegno e promozione dei diritti dell’infanzia, per dare maggiore omogeneizzazione a tali politiche sul territorio regionale.” Una figura , dunque, necessaria per porre in primo piano i diritti dei minori, per sviluppare la considerazione del bambino come soggetto di diritto e non solo oggetto di tutela. La proposta di legge regionale, infatti, affida a questo nuovo organo di garanzia, innanzitutto la diffusione della conoscenza dei diritti, attraverso campagne di informazione per rafforzare la diffusione dei principi sanciti dalla Convenzione ONU , destinate ai minori ma anche alle famiglie, alla scuola, alle associazioni. Fondamentale sarà inoltre il controllo sull’incidenza dell’azione legislativa regionale ed amministrativa degli enti locali, rendendosi interprete delle esigenze trascurate, intervenendo con segnalazioni e raccomandazioni, nelle situazioni di pregiudizio degli interessi dei minori. Il disegno di legge, composto da quattro articoli, prevede anche l’esercizio di tutela e curatela di minori privi di genitori o particolarmente a rischio. Un tutor quindi per assicurare un sostegno significativo ai servizi di assistenza minorile. Il Garante potrà poi promuovere, d’intesa con gli altri soggetti pubblici e le autorità competenti, iniziative e azioni di contrasto in caso di abusi e maltrattamenti o di sfruttamento sessuale dell’infanzia. In collaborazione con il Centro Documentazione Infanzia e Adolescenza della Regione Marche, il garante svolgerà anche un’attività di monitoraggio della condizione infantile in ambito regionale. Dal punto di vista amministrativo, la proposta di legge prevede che il garante durerà in carica cinque anni e sarà nominato dalla giunta nell’ambito di una terna di nominativi designati dal Consiglio regionale, tra persone sotto i 65 anni di età, con un’esperienza nel settore delle politiche sociali e sanitarie. Tra le incompatibilità, oltre ai membri del Parlamento, gli amministratori pubblici, i direttori generali di Aziende sanitarie e i coordinatori degli ambiti territoriali sociali, gli amministratori di enti pubblici o aziende o associazioni che ricevono a qualsiasi titolo contributi dalla regione. L’ufficio del Garante avrà sede presso la struttura regionale e per il 2002 la legge prevede uno stanziamento di 361.519 euro (circa 720 milioni di lire) per attuare le finalità previste. (ad’e)