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06/05/2002

Loreto- Decennale dell’Affido Internazionale L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE VITO D’AMBROSIO

Il presidente della giunta regionale, Vito D’Ambrosio, è intervenuto questa mattina al Palacongressi di Loreto dove si è tenuta la cerimonia di ringraziamento alle famiglie che dieci anni fa ospitarono nelle Marche più di mille bambini per sottrarli agli orrori del conflitto croato-bosniaco che stava devastando i territori dell’altra sponda adriatica. Alla manifestazione, caratterizzata da una grande adesione di pubblico e di Autorità civili e religiose, era presente il Presidente della Camera dei Deputati, On. Pierferdinando Casini, oltre a numerosi parlamentari marchigiani, Monsignor Angelo Comastri e gli ambasciatori di Croazia e di Bosnia. “ Quando Luisanna Del Conte, promotrice di questa iniziativa, mi prospettò l’operazione di affido internazionale, ha esordito il presidente D’Ambrosio, non ho avuto dubbi sulla tradizionale disponibilità all’aiuto e sulla generosità dei marchigiani.” “ Ero sicuro – ha proseguito D’Ambrosio - che questa iniziativa sarebbe stata un successo, perché le Marche sentono profondamente il valore della famiglia. Una grande sensibilità e discrezione ha caratterizzato inoltre l’opera di queste famiglie e dei volontari che sono riusciti ad organizzare i trasferimenti e a garantire le risposte alle esigenze più immediate dei bambini. Si sono tutti impegnati fortemente, rimanendo nell’ombra, realizzando un’esperienza quasi “riservata e intima ” e vissuta facendo, più che parlando: come dire, fatti e non parole… E’ stato quindi un esempio per molti aspetti : per come uomini e donne di buona volontà riescano ad offrire risposte concrete in momenti in cui la civile convivenza sembra impazzire ed è fondamentale invece mantenere legami di umanità; che non c’è realtà conflittuale, se si decide di farlo che non possa, invece, essere invertita, dedicando serenità e accoglienza. Un esempio anche di come le norme, se applicate con intelligenza, non servano a bloccare le iniziative ma, anzi, ad agevolarle. Inoltre, questo gesto d’amore è servito a far comprendere in quel momento il vero significato dell’affido: non un modo per “possedere” un figlio, ma il senso di reciprocità e di solidarietà di una famiglia ad un’altra che ha bisogno di un aiuto temporaneo. Una cosa infine, più di tutte è stata importante e cioè che è stato trasmesso a quei bambini croati e bosniaci che nel mondo non esiste solo egoismo e violenza , ma anche serenità, altruismo e sentimenti di pace. Un grazie grandissimo quindi, al grandissimo cuore di queste famiglie che onorano le Marche.” (ad’e)